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Per Cirio e Bo la firma sul protocollo per l’Asti-Alba è solo una presa in giro

Gionni Marengo è il nuovo coordinatore cittadino di Forza Italia
Al centro Gionni Marengo con a sinistra il capogruppo Carlo Bo e l'eurodeputato Alberto Cirio

ALBA-ASTI Dopo anni d’incertezze e di mobilitazioni, sarà un protocollo d’intesa a imprimere la svolta, decisiva, si spera, al destino della linea ferroviaria Alba-Castagnole delle Lanze-Asti, dismessa dal 2010 per gravi problemi strutturali rilevati nella galleria Ghersi e in altre quattro lungo la tratta (Neive, Rabajà, Como e Raineri).

Domani, mercoledì 25 ottobre, alle ore 17,30 nell’auditorium San Giuseppe di Neive, il documento ufficiale verrà sottoscritto da quattordici Comuni delle province di Cuneo e Asti (Alba, Asti, Carentino, Isola d’Asti, Bruno, Castelnuovo Belbo, Incisa Scapaccino, Nizza Monferrato, Calamandrana, Santo Stefano Belbo, Castiglione Tinella, Costigliole d’Asti, Castagnole delle Lanze e Neive), Rete ferroviaria italiana e Regione Piemonte.

Palazzo Lascaris venerdì scorso ha dato il via libera al protocollo con un’apposita delibera di Giunta. Così commenta l’assessore regionale ai trasporti, Francesco Balocco: «La firma pone fine a una lunga polemica e dimostra che la stragrande maggioranza del territorio vuole la riattivazione della linea: due centri come Asti e Alba non possono rimanere senza collegamento ferroviario, anche alla luce della valorizzazione turistica dell’area riconosciuta come patrimonio dell’umanità. Ringrazio tutti i Comuni sottoscrittori e Rfi per questo importante risultato».

Non è meno positivo il sindaco di Alba Maurizio Marello: «Si tratta di un’importante passo in avanti: c’è un nuovo interesse della Regione e di Rfi nei confronti della linea, che spero possa portare a una svolta. Credo che abbia contribuito a questo clima anche il nuovo collegamento ferroviario tra Alba e Torino, che sta dando ottimi risultati».

f.p

Le reazioni di Forza Italia

La firma del protocollo non convince Forza Italia. L’eurodeputato Alberto Cirio commenta: «In Langa diciamo sempre che bisogna dare metà consigli e metà soldi. Dalla Regione riceviamo sempre solo tanti consigli, mentre i soldi li spendono a Torino. Questo protocollo d’intesa è una presa in giro, perché non stanzia un euro. Noi la ferrovia la vogliamo, ma se davvero la vogliono anche loro, mettano i soldi e la smettano di fare solo tante belle parole».

Sul tema interviene anche il capogruppo di Forza Italia nel consiglio albese Carlo Bo: «Con la firma di questo protocollo la Regione si impegna a “istituire forme di collaborazione istituzionale per ricercare i fondi necessari al ripristino della linea”, mentre Davide Sannazzaro dell’assessorato regionale ai Trasporti dichiara che “Ai Comuni non chiediamo fondi, ma sostegno al progetto”. Mi chiedo, alla fine, questi soldi da dove salteranno fuori?»

Carlo Bo aggiunge: «Siamo davanti all’ennesima presa in giro perpetrata da un’amministrazione regionale targata PD che, più che inaugurare Fiere, non ha mai mosso un dito per il nostro territorio; il tutto con la condiscendenza dell’amministrazione albese guidata dal Sindaco Marello, mai veramente incisiva quando si tratta di fare l’interesse dei cittadini albesi»

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