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“Ceta-Nessun pericolo per noi”, convegno del M5s con Cirio, Beghin e Fiorio

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Il consigliere albese del Movimento 5 stelle Ivano Martinetti in un comizio elettorale.

ALBA Quali insidie può nascondere l’approvazione del Ceta, il nuovo accordo Internazionale di libero scambio tra Europa e Canada? Per rispondere a questa domanda i grillini albesi organizzeranno giovedì 16 novembre, dalle 21, il convegno “Ceta-Nessun pericolo per noi?” nel palazzo Mostre e congressi di piazza Medford.

Al quesito proveranno a rispondere gli europarlamentari Tiziana Beghin (M5s), Alberto Cirio (Forza Italia) e il deputato Massimo Fiorio del Partito Democratico, vicepresidente della commissione agricoltura, in una rara occasione per vedere confrontarsi le forze politiche al momento più rappresentative in Italia.

L’ingresso sarà libero fino a esaurimento dei posti.

In sintesi il Ceta prevede l’eliminazione del 98% delle tariffe doganali tra Unione europea e Canada, la possibilità per le imprese europee e canadesi di partecipare alle rispettive gare di appalto pubbliche, Il riconoscimento reciproco di alcune professioni, come architetto, ingegnere e commercialista, l’adeguamento del Canada alle norme europee in materia di diritto d’autore e la tutela del marchio di alcuni prodotti agricoli e alimentari tipici

Il Ceta, entrato in vigore il 21 settembre 2017, solo nelle sue parti fondamentali dovrà essere ratificato da 28 stati membri e 10 governi regionali. Basterà il voto negativo di un solo parlamento nazionale o regionale per far saltare l’accordo.

Marcello Pasquero

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