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Alluvione 1994, l’ennesimo no del governo agli imprenditori alluvionati

Alluvione 1994 e rimborsi, una  storia infinita

ALBA Dopo più di un ventennio d’attesa e quasi un anno di battaglie per ottenere ciò che spetta loro per legge, gli imprenditori piemontesi danneggiati dall’alluvione del 1994 rischiano di dover fare i conti con l’ennesimo no del Governo.

La prima delusione è arrivata a fine novembre, quando la Commissione finanze del Senato ha votato e stravolto nei contenuti l’emendamento  che avrebbe assicurato all’Inps e all’Inail la copertura economica necessaria per rimborsare le aziende di quanto versato indebitamente ai due enti.

Tutte le speranze sono state allora riposte nella Camera, che mercoledì 20 dicembre ha valutato degli emendamenti da inserire nella manovra finanziaria. E se in un primo momento le notizie trapelate dall’aula sembravano essere incoraggianti, nel corso delle ore la situazione si è evoluta in senso contrario, come spiega il portavoce del Comitato imprese alluvionate 1994 Luca Matteja: «Ciò che sta accadendo in queste ore è vergognoso: ancora una volta la burocrazia rischia di avere la meglio sulla buona politica e sull’attenzione al territorio. Dapprima il nostro emendamento sembrava essere rientrato nei 100 selezionati, ma in questo momento ci risulta che non soltanto non sarà riformulato, ma che proprio non verrà preso in considerazione. Salvo colpi di scena dell’ultimo minuto, tutte le nostre battaglie saranno vanificate e l’Inps potrà ricominciare con le sue azioni vessatorie nei confronti degli imprenditori».

Se così sarà, rimarrà valido il testo votato dal Senato: «Una norma ridicola e inapplicabile, a cui servirà un decreto ministeriale entro 90 giorno per diventare operativa. In teoria sarebbe la nostra ultima possibilità per arrivare a un risultato concreto, ma le speranze sono poche se si pensa che in quel momento il Governo sarà in piena campagna elettorale», precisa il portavoce, che conclude con un appello: «Ci rivolgiamo al viceministro dell’economia e delle finanze Enrico Morando, originario di Alessandria e molto attivo negli anni successivi all’alluvione: è questo il momento di agire e di dimostrare la vicinanza al territorio da cui proviene».

Nel frattempo, il Comitato ha già fissato per il 15 gennaio, nei locali dell’Associazione commercianti albesi ad Alba, l’assemblea generale degli imprenditori.

Francesca Pinaffo

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