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I grandi movimenti di popolo attraverso le storie e le canzoni

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BRA Un viaggio struggente sulle migrazioni umane, attraverso storie e canzoni: Babasunde, che ha perso il suo nome, Rrock Jakai, violinista di Scutari, una ragazza intirizzita che cammina verso la stazione, e Tinochika, che si è aggrappato, con tutto sé stesso, allo sguardo di una donna. Da questa parte del mare – il nuovo lavoro di Giuseppe Cederna, tratto dal libro postumo di Gianmaria Testa – arriva al teatro Politeama di Bra domenica 3 dicembre (alle 21).

È una riflessione sul patrimonio “umano”, nonché la narrazione dei grandi movimenti di popolo di questi anni, alla ricerca delle radici e della loro importanza. «È il racconto dei pensieri, delle storie, delle situazioni che hanno contribuito a dar vita a ognuna delle canzoni dell’album omonimo, ed è un po’, anche, inevitabilmente, il racconto di Gianmaria stesso e delle sue radici», spiegano dalla produzione. «Uno sguardo lucido, durato più di vent’anni, sull’oggi. Una lingua poetica, tagliente, insieme burbera ed emozionata».

Sul palco un percorso a due voci, quella di Giuseppe Cederna, solo in scena alle prese con i diversi personaggi da questa e dall’altra parte del mare, e quella di Gianmaria Testa, presente con la sua voce e le sue canzoni profetiche e umanissime. Giorgio Gallione ha curato la regia e l’adattamento teatrale del testo, grazie anche alla collaborazione con Marco Revelli e Alessandra Ballerini.

I biglietti sono in prevendita venerdì dalle 15 alle 19 al botteghino del teatro, in piazza Carlo Alberto (20 euro intero, ridotto a 18 per i minori di 26 anni e chi ha più di 65 anni), sul sito www.ticket.it e nei punti vendita convenzionati. Maggiori informazioni chiamando lo 0172-43.01.85.

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