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Il Centro storico vuole più ordine

Il Centro storico vuole più ordine

QUARTIERI Locali che non rispettano gli orari, concerti che durano ben oltre il limite imposto delle 23.30, ma anche piccoli episodi di vandalismo quando non di microcriminalità, fino alla sosta selvaggia nei pressi delle scuole o in aree limitate al traffico. Il comitato di quartiere Centro storico ha incontrato  il sindaco di Alba Maurizio Marello. A incalzare il primo cittadino e il comandante della Polizia municipale Antonio Di Ciancia è stato il presidente Attilio Cammarata che ha lasciato, in seguito, spazio alle numerose rimostranze dei cittadini presenti.

Il sindaco ha posto l’accento, in avvio di discussione, su un centro storico “invaso” negli ultimi anni dai turisti: «Ormai il turismo è la prima azienda del territorio, ma causa di possibili disagi per i residenti», con piccoli problemi di vandalismo. «Registriamo episodi di vandalismo nel centro storico e di sballo, quasi sempre causati da ragazzi albesi che alzano troppo il gomito e compiono, a volte, atti contrari al decoro pubblico».

Il compito di relazionare sulle telecamere installate in città è toccato al comandante dei vigili Antonio Di Ciancia: «L’installazione è iniziata nel 2004 e con le tre appena installate in piazza Falcone contiamo 16 “occhi” che sorvegliano il centro storico, più sette apparecchi messi a disposizione dai privati. I filmati delle telecamere comunali possono essere visionati per sette giorni, quelli dei privati per 24 ore. A queste aggiungiamo le telecamere che controllano gli accessi alla zona pedonale e dieci telecamere mobili, posizionate da Stirano per individuare i colpevoli di reati ambientali. Presto le telecamere mobili diventeranno trenta e potranno essere spostate in varie zone della città».

Il comandante ha anche annunciato un importante progetto che potrebbe vedere presto il via: «Il modello a cui ci ispiriamo è quello di Lecco, città dove i crimini sono diminuiti del 20 per cento dopo l’installazione di telecamere a tutti gli accessi in città. Abbiamo presentato il progetto al prefetto che lo sottoporrà al Ministero degli interni cui spetta l’approvazione».

Dopo i discorsi introduttivi la parola è passata ai residenti. Il ristoratore Bruno Cingolani ha aperto le danze: «Aiutateci ad aiutarvi, serve maggiore collaborazione tra chi vive il centro storico e chi deve garantire il rispetto delle regole. Vogliamo sanzioni e pene severe per i criminali, ma anche per chi deturpa e sporca la città». Duro lo storico presidente della Famija albèisa Giovanni Bressano: «Dove sono i vigili che non li vediamo quasi mai? Non potete aumentare l’organico e pagare i vigili con le multe?». Il problema, hanno sottolineato il sindaco e il comandante, sono i limiti alle assunzioni degli ultimi anni. «Oggi i vigili sono 22, devono coprire 7 giorni su 7 dalle 7.30 alle 20.30, in ufficio siamo in tre, tutti gli altri sono impegnati costantemente sul territorio», ha precisato Di Ciancia.

In base alle tabelle ministeriali il numero dei vigili nei Comuni sopra i 20mila abitanti dovrebbe essere di uno ogni mille abitanti. Alba con oltre 31mila abitanti, oggi si trova con un numero di vigili insufficiente.

Molto discusso, e non poteva essere altrimenti, anche il tema dei parcheggi selvaggi nelle vie del centro. Una situazione che precipiterebbe ogni giorno nei pressi di asili e scuole, come avviene in via Fratelli Ambrogio, in via San Paolo o in via Liberazione. Il sindaco ha precisato: «Il problema è che i genitori vogliono tutti parcheggiare direttamente nell’ingresso delle scuole, pur di non fare due passi con i propri figli. Abbiamo persino pensato di mettere a disposizione il parcheggio di piazza San Paolo gratuitamente per mezz’ora, ma gli stessi genitori mi hanno risposto che sarebbero troppo lontani dalle scuole».

Maggiore attenzione è stata chiesta anche contro la sosta selvaggia nel tratto iniziale di via Roma, chiuso al traffico, ma anche in piazza Pertinace e via Mazzini. L’assemblea si è chiusa con la richiesta del presidente del comitato Attilio Cammarata di istituire una commissione di controllo, con residenti e pubblici esercizi, per un dialogo costante con l’Amministrazione.

Le zone in cui i residenti del centro storico hanno chiesto un maggiore presidio delle forze dell’ordine sono via Roma, da anni ormai sotto i riflettori per i bivacchi nell’area dei giardinetti, ma anche piazza Giovannoni e piazzetta Gioberti. In piazza San Paolo l’alta siepe che delimita l’area pedonale sarebbe utilizzata, a detta dei residenti, da spacciatori per effettuare gli scambi di droga senza essere visti.

Marcello Pasquero

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