«Andremo nell’ospedale di Verduno in autunno»

Il grande ospedale in attesa di verdetto 1

L’INTERVISTA  Pragmatico e di poche parole il direttore dell’Asl Cn2 di Alba-Bra Danilo Bono è il “generale di ferro” inviato dall’assessore alla sanità Antonio Saitta ad Alba con un obiettivo ben preciso: aprire al più presto l’ospedale di Verduno. Sono ormai troppi i ritardi e i rinvii, con un costo lievitato da 120 milioni di euro a quasi 170 per la parte pubblica, oltre a 17 milioni di competenza del gestore privato: Mgr Verduno. Alle soglie dell’anno in cui l’ospedale dovrebbe essere ultimato facciamo il punto con il direttore generale, che ha fissato l’asticella al 2018.

Fin da subito Danilo Bono, con l’immancabile sigaretta tra le dita, si è buttato a capofitto in un’opera ritenuta anche oggi quasi impossibile: ultimare i lavori e aprire buona parte della struttura entro il primo ottobre prossimo. Quella che ai più sembrava solamente l’ennesima data annunciata e poi rimandata potrebbe riservare una piacevole sorpresa.

A che punto siamo, direttore Bono?
«Dopo la sottoscrizione, il 16 febbraio 2017, dell’atto aggiuntivo al contratto di concessione per la costruzione e gestione del nuovo ospedale, il progetto è stato aggiornato, sotto il profilo normativo, tecnico e funzionale con una serie di varianti. A questo punto abbiamo rimodulato il nostro cronoprogramma, stabilendo il termine di ultimazione dei lavori al 30 settembre 2018».
La ripartenza dei cantieri però non è stata immediata. È così?
«Dopo una prima fase non particolarmente positiva, il ritmo del cantiere è via via cresciuto fino a riallinearsi alle previsioni. In questo modo sono quasi stati completati i piani +2, +3, +4, che ospiteranno le aree di degenza e che saranno consegnati ultimati all’Asl Cn2 nel mese di gennaio 2018».
E l’esterno?
«Al contempo sono iniziate le sistemazioni delle aree esterne con la movimentazione della terra, scavi e opere di contenimento relative alla viabilità, parcheggi e all’elisuperficie. Sono state ultimate anche le facciate con la chiusura delle aree di sbarco attraverso le quali accedevano i materiali ai reparti in costruzione».
Ci sono state numerose operazioni tecniche e di collegamento che hanno richiesto interventi importanti. Siete a buon punto?
«Sono stati ultimati la grande galleria vetrata e le passerelle di collegamento fra i diversi corpi dell’edificio, oltre alla posa delle centrali termiche (caldaie, camini, pompe e recuperatori), i gruppi elettrogeni e i trasformatori di media tensione. Posizionate, inoltre, le torri evaporative dell’impianto di condizionamento».
I lavori saranno sospesi per le festività?
«Non ci è possibile. Il cantiere continuerà spedito con poche interruzioni nel periodo natalizio per la realizzazione degli impianti e delle murature nella piastra tecnologica e diagnostica».
Resta comunque ottimista per l’autunno?
«Lo stato dei lavori si è progressivamente riallineato al cronoprogramma. Attualmente sono ogni giorno presenti in cantiere circa 230 operai, un numero che garantirà un avanzamento costante degli interventi. Contestualmente vengono eseguiti collaudi in corso d’opera parziali che consentiranno di disporre progressivamente dei locali, al fine di poterli arredare e di organizzare percorsi di conoscenza da parte degli operatori che li andranno a utilizzare».
Langhe e Roero attendono la data di fine cantiere, dottor Bono.
«Confermo: il nuovo ospedale di Alba-Bra sarà concluso entro il 30 settembre del prossimo anno».

Marcello Pasquero

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