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Alba, primi passi per una mobilità meno inquinante

ALBA Il tema della viabilità e del correlato inquinamento atmosferico diventa di immediata urgenza per le città, che si attrezzano per funzionare in modo ecosostenibile e per contribuire alla lotta al cambiamento climatico.

Se ad Alba gli sforamenti dei limiti di Pm10 (il particolato prodotto dalle vetture e tossico per la salute) consentiti dalla legge sono inferiori rispetto a quelli delle grandi metropoli italiane, l’ingolfamento automobilistico e l’incremento dello smog negli ultimi anni sono percettibili. Si guarda perciò al futuro: con una delibera approvata a fine dicembre la Giunta di Maurizio Marello ha dato il via al progetto esecutivo per l’acquisto di una vettura elettrica e della relativa stazione di ricarica. Ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici, Alberto Gatto: «La spesa totale ammonterà a 55mila euro, di cui trentamila per la vettura e il resto per l’impianto».

Prosegue Gatto: «La fondazione Cassa risparmio di Cuneo, nell’ambito del bando ambiente energia, mette a disposizione risorse che coprono fino all’80 per cento della spesa. La postazione di ricarica sarà installata in piazza Prunotto, sotto la struttura dell’area mercatale: l’area deve essere protetta dalle intemperie, visibile dal maggior numero di utenti, difesa da attacchi vandalici. I lavori d’installazione delle nuove colonnine di ricarica comprendono le opere di scavo e formazione di basamenti, l’esecuzione di nuovi cavidotti e la realizzazione di un ponte radio per la connessione alla rete Internet».

Alba, primi passi per una mobilità meno inquinante

Il progetto si inserisce in un contesto politico in forte mutamento sul tema ambientale anche a livello locale. Nel Consiglio comunale del 19 dicembre è stata approvata una delibera di modifica al regolamento edilizio cittadino, in modo da favorire l’installazione dei punti di ricarica per le vetture elettriche – che si suppone popoleranno le strade nei prossimi anni. Ha proseguito Gatto: «Per gli edifici di nuova costruzione non residenziali e con superficie superiore a 500 metri quadrati, così come per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno dieci unità abitative, in futuro sarà obbligatorio predisporre gli spazi a parcheggio e i box auto con allaccio alla ricarica elettrica, in numero non inferiore al venti per cento dei parcheggi totali. Perciò dovevamo modificare il regolamento edilizio».

Sulle politiche ambientali relative all’autotrazione, Gatto ha osservato: «Entro il 2050 il piano europeo prevede di ridurre del 60 per cento le emissioni di Co2 derivanti da combustibili fossili impiegati nei trasporti. Il principale problema per l’avvio di una mobilità che si avvalga anche di veicoli elettrici risiede nel fatto che mentre i vantaggi diretti della loro introduzione – come la drastica riduzione del livello di inquinamento – ricadono sulla collettività, gli svantaggi – come le limitate prestazioni, il maggior costo finché il mercato resta modesto – restano a totale carico dell’acquirente finale. Questo finché non verranno intrapresi a livello governativo interventi massivi di incentivazione in grado di rovesciare questa tendenza, offrendo vantaggi tangibili».

Matteo Viberti

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