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Sul Piano regolatore di Rodello la polemica continua

Incontro con la popolazione a Rodello per parlare delle opere pubbliche

RODELLO Pubblicato sul sito del Comune e sul Bollettino ufficiale della Regione l’8 marzo, il Piano regolatore di Rodello è ufficialmente vigente. Nelle ultime riunioni del Consiglio comunale, se ne è discusso in modo animato. D’altronde il confronto sul Prg è passato attraverso cambi di Amministrazione in un percorso durato 21 anni.

Nella seduta del 26 febbraio sono stati messi agli atti alcuni documenti eloquenti del clima che ha animato il lungo iter. La maggioranza ha sottolineato la fiducia al sindaco Franco Aledda leggendo una lettera di appoggio al suo operato, ritenuto trasparente e condiviso con tutta la popolazione. Durante la stessa seduta il primo cittadino ha risposto alla lettera esposta dalla minoranza nel precedente Consiglio.
L’opposizione accuserebbe il sindaco di interesse personale nel Piano regolatore per l’inserimento di un cambio di destinazione d’uso di un capannone di sua proprietà. Aledda ha replicato a quella che ritiene «una montatura screditante», ribadendo che la scelta non comporterà consumo di suolo e che località Deserto, dove si trova la costruzione, pur essendo nel versante nord-occidentale, non presenta il rischio idrogeologico che rendeva e rende inedificabile località Piandamiano. La strenua difesa (anche davanti al Tar e al Consiglio di Stato) dell’edificabilità di quest’ultima zona da parte dell’allora maggioranza guidata da Walter Giribaldi, con l’investimento di 500mila euro per studiare l’eventuale attenuazione del rischio idrogeologico sarebbero, per l’attuale sindaco, ancora da giustificare.

Sempre il 26 febbraio è stata verbalizzata la replica della minoranza alla diffida inviata da Franco Aledda, a titolo personale, affinché cessasse l’attività considerata «lesiva e diffamatoria del diritto all’immagine, al nome, alla dignità, alla riservatezza, alla reputazione» messa in atto a mezzo stampa e mediante le dichiarazioni rilasciate nel Consiglio del 26 gennaio. Secondo l’opposizione si tratterebbe invece semplicemente del diritto di esprimere la propria contrarietà all’operato del sindaco.
Il Piano regolatore ora è in vigore, ma sulle scelte politiche relative allo strumento urbanistico tutto fa presagire che si discuterà ancora.

Giorgia Barile

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