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Trony: domani nuovo incontro con i sindacati per i 15 dipendenti lasciati a casa

I dipendenti Trony: «Siamo senza lavoro e senza indennità di disoccupazione»

TRONY Permane lo stato di incertezza dei lavoratori dei punti vendita Trony di Alba e Bra che da quindici giorni sono rimasti a casa dopo il fallimento della società Dps proprietaria del marchio e dei negozi.

La scorsa settimana i sindacati hanno incontrato il curatore fallimentare al Ministero dello Sviluppo Economico ed è arrivata la conferma della sospensione dal lavoro e anche dalla retribuzione per tutti i lavoratori del gruppo (circa 500) in diverse regioni d’Italia Italia.

Resta ancora un’incognita la possibilità di accedere alla cassa integrazione o altri ammortizzatori sociali nell’impossibilità di riaprire, anche solo in parte, i negozi.

L’istanza sarà presentata direttamente dai sindacati al tribunale fallimentare di Milano che ha in carico il caso. Il Mise si è impegnato anche ad attivare dei canali per una cessione dei diversi rami d’azienda contattando imprese del settore potenzialmente interessate.

Un nuovo incontro è fissato per il 5 aprile. Intanto restano anche alcune difficoltà operative e logistiche che riguardano anche i punti vendita locali (all’interno delle gallerie Big Store di Alba e di Bra): alcuni clienti che avevano degli apparecchi in riparazione non sanno come fare a recuperarli e gli stessi ex lavoratori non hanno accesso ai negozi per recuperare eventuali effetti personali rimasti sul posto di lavoro che, da un giorno all’altro, i dipendenti hanno dovuto abbandonare.

E.a.

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