Nuovo statuto Atl: la Regione conterà di più

TURISMO La legge regionale impone di rivedere lo statuto delle aziende turistiche ridisegnando la distribuzione delle quote all’interno dei vari enti. Il compito di spiegare alla terza commissione le modifiche che verranno introdotte è toccato all’assessore al bilancio Luigi Garassino: «La Regione con quasi 400mila euro l’anno di contributi è il maggior finanziatore dell’Atl, ma possiede solamente il 5% delle quote. L’intenzione di palazzo Lascaris è di trasformare da straordinario a ordinario il contributo, in modo da offrire maggiore stabilità alle Atl, passando però a un aumento della propria quota fino al 40%. Nel caso dell’ente Turismo di Langhe e Roero la quota della Regione sarebbe del 35% circa».

Il restante 65% delle quote potrebbe essere diviso tra Comuni e privati. Oggi Alba possiede 71 quote e Bra 70, pari al 17% del totale per ognuna. Una percentuale che, con l’aumento delle quote nel portafoglio della Regione, verrebbe ridotta intorno al 10% per ciascuna. «Ci siamo confrontati con Bra e l’idea condivisa è di aumentare le quote fino a un totale del 30% in modo da essere i secondi azionisti dopo la Regione. Per riuscirci il contributo delle due città dovrebbe crescere del 50%, uno sforzo sostenibile con parte del gettone della tassa di soggiorno», ha proseguito Garassino.

I dubbi dell’opposizione non sono relativi all’aspetto economico, quanto alla governance delle Atl con il comitato di alto indirizzo che verrà cancellato dalla legge Madia e con il Cda che potrebbe essere rivoluzionato. Domenico Boeri ha espresso perplessità: «Se la Regione sarà la prima azionista dell’Atl perché non dovrebbe accampare pretese sul Cda? Ne avrebbe tutto il diritto, ma Alba e Bra magari si troverebbero come presidente un uomo calato da Torino».

Dubbi condivisi anche dal capogruppo di Forza Italia Carlo Bo che ha annunciato di voler chiedere chiarimenti a palazzo Lascaris e da Emanuele Bolla che ha ricordato: «Non dimentichiamo che Alba e Bra versano già una cifra vicina a quella della Regione. Dobbiamo ribadire con fermezza che la presidenza dell’Atl deve spettare ad Alba e Bra».

Il capogruppo del Pd Claudio Tibaldi ha concluso: «Il passaggio al nuovo statuto dovrà avvenire nel più ampio accordo con il territorio e i Comuni facenti parte dell’ente, sapendo che Alba e Bra sono i capifila e che anche dal punto di vista percentuale dovranno mantenere il loro significativo peso per poter orientare le scelte future di un presidente del territorio».

Marcello Pasquero

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