Cirio chiede che Alba possa tornare a correre il palio di Asti

Cirio chiede che Alba possa tornare a correre il palio di Asti
ALBA La Giostra delle cento Torri, l’associazione che riunisce i nove borghi albesi, chiede di far partecipare la città di Alba al Palio di Asti.
L’annuncio è stato fatto  in occasione del capitolo, la cerimonia che apre le manifestazioni legate all’autunno albese e alla Fiera internazionale del tartufo bianco.
Dopo otto secoli di rivalità, per Alba e Asti è giunto il tempo di andare oltre e a sancire questo momento in modo ufficiale è stata la consegna al sindaco di Asti, Maurizio Rasero, del titolo di “Amico di Alba”.
Presenti alla cerimonia, accanto ai borghi e agli sbandieratori e al gruppo storico di Alba, anche gli sbandieratori e i rappresentanti di tutti i rioni di Asti.
Con loro anche il sindaco di Alba Maurizio Marello, l’assessore alla cultura e turismo Fabio Tripaldi e la presidente dell’Ente fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba Liliana Allena.
«È tempo di superare antiche tensioni» commenta l’eurodeputato Alberto Cirio, presidente della Giostra delle Cento Torri, che prosegue: «Alba e Asti ormai collaborano da anni su molti fronti, a cominciare dal turismo e presto le agenzie turistiche locali si fonderanno nell’ottica di una promozione unitaria dei due territori. Per valorizzare al meglio questa grande ricchezza non servono guerre, ma alleanze. ».
«Sarà il Palio a decidere se Alba potrà tornare a correre» ha detto il sindaco di Asti Maurizio Rasero, aggiungendo: «Per me è una occasione da non perdere».
Sono trascorsi quasi 750 anni dalla data che, secondo la leggenda, segna la nascita dell’evento simbolo dell’antica rivalità: il Palio degli asini.
Nel 1275, infatti, durante uno dei periodi di guerra tra le due città, gli astigiani corsero un palio lungo le mura di Alba per manifestare la propria supremazia dopo aver occupato con le proprie truppe il Monastero di San Frontiniano.
Un fatto documentato e realmente accaduto, che oltre a essere la prima traccia storica del Palio di asti lo è anche dello speculare e ironico Palio degli asini.
La leggenda narra infatti che, per farsi beffe del nemico, gli albesi risposero organizzando un proprio palio cittadino, dove a correre, invece dei cavalli, furono gli asini.
204 anni dopo, nel 1479, Alba invitata da Asti partecipò al Palio, vincendolo.  Da allora la capitale delle Langhe tornò a correre la gara astigiana solo saltuariamente.
Nel 1932, quando ai fantini albesi fu negata la possibilità di partecipare, Alba reagì  ispirandosi alla storia passata e organizzando per la prima volta (in modo documentato) il Palio degli Asini.
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