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Langa in green: convegno sull’intervento alla prostata

Langa in green: convegno sull’intervento alla prostata

ALBA È in programma per venerdì 28 settembre, nella sede dell’Asl Cn2 in via Vida, il convegno medico “Langa in green” incentrato sul “Greenlight laser”, uno strumento avanzato per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, patologia che nel 2017 è stata diagnosticata a oltre 7 milioni di uomini italiani. La nuova terapia utilizza appunto un raggio laser verde, detto “Greenlight”. Abbiamo posto alcune domande a Francesco Varvello, urologo dell’Asl Cn2, organizzatore dell’incontro insieme al direttore del servizio di urologia Giuseppe Fasolis.

Dottor Varvello, che cosa significa ipertrofia prostatica benigna?

«L’ipertrofia prostatica benigna è una patologia molto frequente, che si riscontra nella maggior parte degli uomini dopo i cinquant’anni, la cui prevalenza aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. La prostata, “invecchiando”, aumenta le proprie dimensioni perché nella sua parte centrale si sviluppa del tessuto benigno – il cosiddetto adenoma prostatico – che ostruisce la via urinaria, rendendo più difficoltoso lo svuotamento della vescica. Questa è la ragione per cui molti uomini con l’avanzare dell’età sviluppano sintomi urinari che influiscono negativamente sulla qualità della vita, arrivando i casi estremi anche alla ritenzione urinaria, l’impossibilità a espletare la minzione».

Come si cura questa patologia?

«Il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna si avvale in prima battuta di terapie farmacologiche. Quando queste non sono più sufficienti, è necessario ricorrere a terapie chirurgiche ed endoscopiche che hanno come obiettivo l’asportazione dell’adenoma prostatico. Le tecniche tradizionali prevedevano un’asportazione chirurgica (detta adenomectomia prostatica) o endoscopica (chiamata resezione transuretrale o Turp) dell’adenoma.

Grazie ai moderni laser le nuove tecniche endoscopiche permettono di raggiungere lo stesso obiettivo, riducendo l’invasività della procedura, diminuendo le perdite ematiche, le complicanze e i giorni di ricovero necessari. Il “Greenlight laser”, noto anche come laser verde, è dotato di proprietà uniche che gli conferiscono elevato potere coagulativo: questo si traduce nella riduzione del sanguinamento e nella possibilità di trattare con sicurezza tutti i tipi di pazienti, anche i più anziani, affetti da patologie concomitanti o che assumono farmaci anticoagulanti. Inoltre è un laser molto versatile perché, utilizzato con tecniche diverse, permette di trattare anche pazienti con prostate molto voluminose».

Quanti interventi del genere vengono eseguiti dal servizio in cui opera?

«All’Asl Cn2 si eseguono ogni anno circa 130 interventi per ipertrofia prostatica benigna. Dal 2012, anno di introduzione della nuova tecnica, sono stati trattati con il laser verde circa 400 pazienti, sostituendo progressivamente le tecniche tradizionali. Venerdì 28 settembre il convegno “Langa in green” vedrà riuniti tutti gli urologi di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria esperti sulle tecniche di laser verde. Sarà tra di loro occasione di approfondimento, confronto e dibattito su una delle tecniche endoscopiche più promettenti nel trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna».

a.r.

 

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