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Diano: 22 occhi elettronici in paese

«Telecamere in città solo per fare cassa»

DIANO La Giunta comunale ha approvato gli indirizzi del progetto di videosorveglianza per il controllo e la sicurezza del paese, integrato con i sistemi in fase di realizzazione in alcuni paesi vicini (Serralunga, Rodello e Montelupo Albese). È già stata effettuata una prima sezione intercomunale che vigila sui principali varchi stradali. La realizzazione dell’intero sistema di videosorveglianza è prevista attraverso un piano di lavoro di tre anni, suddiviso in tre tappe. La prima è già stata realizzata con bilancio 2018, nel quale sono stati stanziati 48mila euro di fondi comunali per l’installazione delle telecamere e i relativi lavori elettrici.

Inizialmente si tratterà di un contratto di noleggio con riscatto finale. Spiega il sindaco di Diano Ezio Cardinale: «Questa forma permette di includere la manutenzione degli impianti già ubicati sul territorio in caso di guasto o malfunzionamento. Al termine del periodo di noleggio verrà versata una somma finale a titolo di riscatto e l’intero sistema di videosorveglianza entrerà a far parte del patrimonio comunale».

Alcune telecamere sono “di contesto”, come nelle piazze di Diano e delle frazioni Valle Talloria e Ricca o nei piazzali antistanti i cimiteri. Altri dispositivi servono invece per la lettura delle targhe e saranno collocati nelle vie di accesso e di uscita dal territorio comunale. Si pongono all’attenzione, infatti, due problematiche, in crescita, legate alla sicurezza: i furti e il controllo del traffico veicolare.

Una volta ultimato il progetto saranno ventidue gli occhi elettronici che vigileranno sull’intero territorio comunale di Diano. «Per ottimizzare la dislocazione delle telecamere il progetto è stato condiviso con i paesi confinanti di Rodello, Montelupo Albese e Serralunga, che hanno vie di accesso in comune con il nostro Comune», conclude il sindaco Cardinale.

Giorgia Barile

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