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Imprenditore albese accusato di furto di energia elettrica

Al Tribunale di Asti potrebbe andare parte dell’Alessandrino

ALBA Si è svolta questo martedì, 23 settembre, al Tribunale di Asti, una nuova udienza relativa al processo che vede un imprenditore di 38 anni residente nell’albese accusato di furto di energia elettrica, commesso – secondo l’accusa – mediante applicazione di un magnete al contatore elettrico per alterare le indicazioni dei consumi, fra il 2013 e il 2016. In una lunga deposizione di fronte al giudice Fabio Liuzzo, il consulente della difesa, il professor Alessandro Ferrero, ordinario di misure elettriche ed elettroniche al Politecnico di Milano, ha affermato, in sintesi, che a suo parere restano non note le caratteristiche magnetiche del corpo rinvenuto, e di conseguenza la possibilità che fosse atto ad alterare il funzionamento elettronico; che non è stato verificato se il contatore se funzionasse in assenza del magnete; e infine, che la verifica non sarebbe stata condotta nel rispetto della vigente normativa tecnica. “Le conclusioni sono che i risultati della verifica sono da considerare largamente inattendibili, e la presenza del corpo estraneo non ha avuto influenza sui consumi misurati: il prelievo è stato del tutto regolare”, afferma il il legale dell’imputato, l’avvocato albese Roberto Ponzio. Il giudice ha ritenuto di ammettere una perizia; l’udienza con nomina del consulente è fissata per il 4 dicembre.

Adriana Riccomagno

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