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L’ente turismo si prepara alla fusione con l’Astigiano

ALBA Si riscrive la storia dell’ente turismo Alba, Bra, Langhe e Roero che con l’approvazione del nuovo statuto aggiunge il termine Monferrato nel nome, in vista della futura e ormai quasi certa fusione con l’azienda turistica astigiana che dovrebbe concretizzarsi entro la fine del 2018. Ora lo statuto prevede l’adesione di soci astigiani e l’aumento del capitale sociale da 20mila a 70mila euro. La sede dell’ente turismo Langhe, Monferrato e Roero rimarrà ad Alba, in piazza Duomo. L’importanza della città del tartufo bianco rimarrà primaria, nonostante lo statuto preveda che la Regione Piemonte aumenti la sua partecipazione, finora attestata al 5 per cento, fino a oltre il 30 per cento. Questa operazione dovrebbe garantire alle Atl piemontesi i contributi necessari per la sopravvivenza. Anche i Comuni che sono già soci dell’ente turismo potranno acquistare nuove quote, utilizzando anche i proventi dell’imposta di soggiorno.

Il presidente Luigi Barbero commenta: «Siamo di fronte a un evento di portata storica, reso possibile dalla collaborazione e dal supporto di tutti i sindaci dei Comuni soci, insieme ai privati e alla Regione. L’accostamento con l’area dell’Astigiano permetterà al territorio di migliorare la propria posizione nel mercato turistico mondiale e di valorizzare il paesaggio patrimonio Unesco». Il nuovo statuto è stato approvato all’unanimità anche dal Consiglio comunale albese, ma non sono mancati i moniti di alcuni consiglieri di opposizione. L’avvocato forzista Gionni Marengo ha invitato il Comune a vigilare «per evitare un nuovo scippo da parte di Asti dopo quello del tribunale».

L’ente turismo ha votato anche il nuovo consiglio di amministrazione. Confermato presidente Luigi Barbero, due i vice Paola Farinetti e Livio Genesio, l’amministratore delegato è Elisabetta Grasso; Pier Paolo Guelfo rimane consigliere. Il collegio sindacale avrà presidente Roberto Berzia con Luigi Minasso e Alessandra Stirano in qualità di componenti.  Il comitato di alto indirizzo sarà presieduto da Alberto Bianco con tre vice Franco Artusio, Daniele Buttignol e Mimmo Caruso. Nel consiglio Federica Abbona, Marida Annucci, Matteo Ascheri, Carla Bonino, Elisa Bottero, Andrea Caffer, Maria Rosaria Casoli, Giuliana Cirio, Cristina Lavagna, Mattia Morena, Pietro Ratti, Ferruccio Ribezzo, Sandro Stevan, Silvia Viazzi, Mario Villani, Paola Balocco, Flavio Borgna.

Marcello Pasquero

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