Lo chef albese Gabriele Boffa riceve la stella Michelin

Lo chef albese Gabriele Boffa riceve la stella Michelin

PARMA La guida Michelin incorona il Piemonte, le Langhe e il Roero. Salgono a 41 i ristoranti stellati della nostra regione, nell’edizione 2019 della guida Michelin, presentata a Parma venerdì 16 novembre, ben 17 i ristoranti di Langhe e Roero per 20 stelle complessive.

Non ci sono nuove stelle in Langhe e Roero, ma conquista il prestigioso riconoscimento il dianese Gabriele Boffa, chef nel 2017 del ristorante del Castello di Guarene e oggi chef del Relais Sant’Uffizio, a Cioccaro di Penango, in provincia di Asti. Si tratta di uno dei ristoranti della galassia di 9 ristoranti di Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia.

Ad annunciare la lieta novella i membri del direttivo dell’Ente Fiera Marco Scuderi e Luca Sensibile, presenti a Parma per l’occasione.

Raggiante Boffa, contattato da Gazzetta: «E’ un traguardo che inseguivo da tempo e che riconosce l’impegno e il lavoro di questi anni. Ringrazio i miei maestri, da Enrico Crippa a Ugo Alciati e la mia famiglia che mi ha sostenuto e esortato a non mollare nei momenti più difficili».

Il manipolo di cuochi stellati di Langhe e Roero, uno dei più nutriti d’Italia è guidato da Enrico Crippa del “Piazza Duomo” di Alba con tre stelle (unico tristellato piemontese). Con due stelle l’Antica Corona Reale di Cervere-da Renzo. La provincia di Cuneo è seconda in Italia solo a Bolzano, per numero di stelle, ma nessuna zona delle dimensioni di Langhe e Roero può vantare ben 17 ristoranti stellati.

Confermati tutti gli altri stellati: 21.9 della Tenuta Carretta a Piobesi d’Alba, l’Osteria Madernassa, il ristorante Da Francesco di Cherasco, “Locanda del pilone” di Alba, “Villa d’Amelia” a Benevello, “All’Enoteca” di Canale, “Marc Lanteri al castello” di Grinzane Cavour, “Il Centro” di Priocca, “Il ristorante di Guido da Costigliole” di Santo Stefano Belbo, “La Rei” e “Guido” di Serralunga d’Alba, “La ciau del Tornavento” di Treiso e “Massimo Camia” di La Morra.

Marcello Pasquero

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