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A Natale non sarà ultimato il cantiere di Verduno. Il M5s tira le orecchie a Chiamparino

Aria ultra pura nelle future sale operatorie dell'ospedale di Verduno

ALBA Memori delle troppe scadenze disattese dal 2011 fino ad oggi, da politici di ogni risma e colore, nemmeno per un secondo abbiamo pensato che la promessa del Governatore Sergio Chiamparino, in occasione dell’inaugurazione della Fiera internazionale del tartufo bianco il 5 ottobre, di ultimare l’ospedale entro Natale 2018, potesse rivelarsi quella giusta.

Con l’aiuto degli operai dell’ospedale, coloro che più di tutti, più di direttori di Asl e politici, hanno il polso dell’avanzamento del cantiere, avevamo ipotizzato già in quell’occasione che l’ospedale non avrebbe aperto prima del settembre 2019.

Dalla direzione generale dell’Asl e dalla Regione erano giunte smentite con la garanzia di un’apertura anticipata che non ci sarà. «Apriremo entro la fine dell’estate 2019», ha ammesso il direttore generale Massimo Veglio in un incontro con Gazzetta venerdì 14 dicembre.

«Il cantiere avanza spedito, alcune aree sono già state consegnate e sono iniziati gli allestimenti delle stanze di degenza. Siamo partiti anche con le gare d’appalto per attrezzature, apparecchiature, per servizi come la mensa o commerciali. Nei giorni scorsi è stata seminata l’erba per le aree verdi e sono visibili progressi per la realizzazione della strada di collegamento della Sp7 con l’ospedale», spiega Veglio.

Per l’acquisto delle attrezzature la Regione ha stanziato circa 25 milioni di euro che con i 15 milioni di euro della Fondazione nuovo ospedale Alba-Bra permetteranno di fare di Verduno un’eccellenza a livello regionale.

Per i collaudi di tutta la struttura occorreranno almeno sei mesi ed è chiara l’intenzione di partire a inizio anno per collaudare gli undici piani della struttura in tempo per mettere in funzione tutto il nosocomio entro il settembre 2019. Per seguire i progressi nei lavori interni ed esterni a gennaio l’asl pubblicherà un nuovo video, con l’utilizzo di droni, sul proprio sito per monitorare la situazione, quasi, in tempo reale.

Marcello Pasquero

La lettera di Martinetti e Allasia (M5s)

Questo è il periodo in cui i bambini scrivono le loro letterine a Babbo Natale, oggi con un po’ di nostalgia ma con consapevolezza abbiamo deciso di scrivere al Presidente della Regione Piemonte Chiamparino.

A volte nelle letterine di Natale si avanzano richieste esagerate e normalmente disattese, ma questa per il Presidente della Regione Piemonte, speriamo di no. Scriviamo per chiedergli di NON venire il 20 dicembre a inaugurare l’edificio vuoto che sarà la futura sede dell’ormai noto nosocomio sulle cui vicende si potrebbe fare un libro.

Chiediamo a Chiamparino di NON venire a inaugurare una cosa che sappiamo, se tutto va bene, entrerà in piena funzione tra parecchi mesi se non addirittura, anni. Un ospedale del territorio, progettato con criteri di decenni or sono per una utenza quasi doppia di quella che ospiterà realmente, non è costituito solamente da cemento e pareti, ma dai numerosi impianti necessari al suo funzionamento, dalle strade che dovrebbero permettere a lavoratori utenti e ambulanze di raggiungerlo facilmente e in sicurezza, dal personale medico, paramedico e soprattutto da malati che ricevono cure adeguate con l’impiego di moderne tecnologie.

Inaugurare ora questa struttura sarebbe come se la invitassimo all’ inaugurazione di un bar con brindisi, ospiti d’eccezione in cui reclamizziamo i cappuccini più schiumosi del mondo, le brioches più buone del pianeta, che la gente però potrà gustare solo tra qualche mese, sempre che nel mentre al barista e al pasticciere non capiti qualche inconveniente.

Le chiediamo caro Presidente di ripensare a quanto detto durante l’inaugurazione della Fiera Internazionale del Tartufo bianco d’ Alba, quando dal palco annunciò i suoi propositi di inaugurazione con la stessa convinzione con cui noi credevamo a Babbo Natale, glielo chiediamo perché visto che a Natale bisognerebbe essere tutti più buoni e soprattutto sinceri, non vorremo doverle poi ricordare che ha inaugurato una cosa che è ancora chiusa e non si capisce bene per quanto e per colpa di chi, non certo per colpa di medici e infermieri che hanno l’onere di continuare a lavorare nonostante le incertezze e le difficoltà, neanche per chi tra cittadini più o meno impegnati attivamente ha contribuito negli anni con caffè maggiorati, donazioni di ogni sorta e con il proprio impegno a contribuire affinché questa tela di Penelope avesse fine.

La invitiamo invece a riflettere seriamente, tra un panettone e l’altro su come e quanto il sistema di Project Financing così regolamentato, o meglio mal regolamentato, abbia prodotto o possa produrre benefici ipotetici o disastri annunciati anche a fronte della messa in opera di altri ospedali nella nostra Regione. Inaugurare con enfasi questo ospedale in questo momento, non funzionante, lo troviamo deludente e inopportuno, quasi come trovare i due classici mandarini di una volta sotto l’albero invece della macchinina radiocomandata che avevamo chiesto.

Per cui Illustrissimo Presidente, con la speranza di vederla nelle nostre città in momenti più concreti ed utili, la salutiamo augurandole Buone Feste e approfittiamo, colti da questa ispirazione natalizia per scrivere a Babbo Natale che speriamo ci porti un nuovo Governo Regionale per il 2019, fatto di gente più diretta, più trasparente e più aperta alle istanze reali dei cittadini, possibilmente se ci sta sulla slitta un ospedale nuovo, pienamente funzionante e facilmente raggiungibile, per tutti noi.

Chissà che stavolta ci esaudisca in pieno, siamo ormai oltre i cinquanta anni e continuiamo a crederci, nonostante tutto.

 Ivano Martinetti portavoce M5S Alba.

Claudio Allasia M5S Bra

 

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