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Il Ministero chiede ai medici ricette senza sigle per evitare cure errate

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SALUTE Il Ministero della salute  ha dettato alcune linee guida affinché le prescrizioni dei medici siano chiare a tutti. Spiega Tommaso Lo Russo
del Comitato difesa dei consumatori di Alba e Bosia: «Le indicazioni servono a evitare gli errori e i danni ai pazienti conseguenti all’utilizzo di abbreviazioni, acronimi, sigle e simboli».  L’invito ai medici è anche  di usare lo stampatello nelle prescrizioni scritte a mano. «Vanno evitate le indicazioni suggerite a voce o per telefono che potrebbero essere fraintese», aggiunge Lo Russo «e le indicazioni troppo generiche, come al bisogno e dosaggi in cucchiaini o misurini».

Può succedere, infatti, che il nome del principio attivo abbreviato porti a scambiare un farmaco, oppure che 1,0 venga confuso con 10.  «Si raccomanda di utilizzare cifre arabe e non numeri romani; le abbreviazioni in latino o in inglese vanno evitate», dice Lo Russo. È lo stesso Ministero a dare una soluzione efficace in tutti i casi: utilizzare prescrizioni informatizzate dotate di apposita legenda. I dati memorizzati in un computer possono abbatte drasticamente gli errori.  «Le Regioni – si legge infine nel documento pubblicato sul sito del Ministero – dovranno diffondere tali raccomandazioni e includere nella valutazione dei direttori generali delle aziende sanitarie anche le attività  di monitoraggio sulle nuove indicazioni impartite».

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