A33: il 26 primo sit-in dei sindaci

Giovanni Monchiero torna a interrogare il ministro Delrio sull'Asti-Cuneo
Oggi a Cherasco l’autostrada finisce… in un campo.

LA PROTESTA Sindaci e parlamentari cuneesi scendono in campo per chiedere il completamento della Asti-Cuneo. Venerdì 15 febbraio, nella sede della Provincia, gli amministratori della Granda (a esclusione dei grillini) hanno stabilito il cronoprogramma delle proteste.

«Questi pochi chilometri di autostrada ci stanno costando un’enormità in termini ambientali e di sicurezza, oltre che economici. La conclusione dei lavori è un credito che il nostro territorio ha non con qualche Governo presente o passato, ma con lo Stato italiano», ha esordito il presidente della Provincia Federico Borgna. Il sindaco di Bra Bruna Sibille ha parlato di una situazione kafkiana, invitando all’unione. Maurizio Marello, sindaco di Alba ha parlato di un disegno ben preciso, sottolineando i rischi di ridiscutere il cross-financing concesso dall’Ue.

L’unico esponente del M5s a prendere la parola è stato il consigliere regionale Mauro Campo che ha cercato, con poco successo, di rassicurare sul completamento dell’opera. Poche ore prima era arrivata una nota del Mit: «Il lavoro del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, volto al superamento dei problemi legati al completamento dell’autostrada Asti-Cuneo, sta proseguendo». Poche righe per ribadire l’intenzione dell’attuale Governo di rinunciare al cross-financing: la possibilità, cioè, prolungando la concessione della Torino-Milano di quattro anni, di reperire i fondi per ultimare l’autostrada, senza costi per le casse statali. Un’ipotesi, però, che a dire di Borgna e del senatore Marco Perosino potrebbe affossare definitivamente il completamento dell’A33.

Gli amministratori locali hanno pertanto concordato le fasi della protesta: per martedì 26 febbraio è fissato il primo sit-in dei sindaci con fascia tricolore alla salita del Bergoglio, a Cherasco. Dal 27 febbraio partirà il presidio sotto la Prefettura di Cuneo e dal 26 marzo a Roma, sotto la sede del Ministero guidato da Danilo Toninelli.

Marcello Pasquero

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