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Raccolta del farmaco, sabato 9 febbraio giornata nazionale in più di 4.500 farmacie

L’influenza è in forte diminuzione, la sindrome stagionale si sta esaurendo

Sabato 9 febbraio 2019 si svolgerà la XIX giornata di raccolta del farmaco. In più di 4.500 farmacie in tutta Italia verranno raccolti farmaci da automedicazione da consegnare a oltre 1.700 enti assistenziali che si prendono cura delle persone che vivono in stato di povertà. Un gesto che si rinnova e ottiene buoni risultati. Nell’edizione dello scorso anno erano state raccolte  più di 376mila confezioni di farmaci. E, grazie ad essi, gli enti assistenziali hanno aiutato a curarsi più 539mila persone. Tuttavia i dati sono spietati: solo il 38% del fabbisogno di medicinali espresso è stato coperto da queste pur generose donazioni. Negli ultimi anni le richieste sono cresciute del 22% mentre il Servizio sanitario nazionale riesce a coprire solo il 59,4% della spesa farmaceutica delle famiglie. Sabato 9 febbraio sarà indispensabile l’aiuto di tutti: farmacisti, volontari, donatori. Gesti come la raccolta del farmaco, oltre a rispondere all’esigenza di chi non può prendersi cura di se stesso o dei propri cari, educa alla carità e alla condivisione.

In Italia l’aumento della povertà sta diventando un problema esteso. Nel solo 2018 oltre 539 mila persone povere si sono ammalate e hanno chiesto il sostegno degli enti per potersi curare. «Tutti i poveri hanno bisogno di coperte, di alimenti, di vestiti e soprattutto di lavoro», sottolinea Sergio Daniotti, presidente della Fondazione banco farmaceutico Onlus. «Non tutti i poveri però hanno bisogno di farmaci. Non sempre, almeno, solo quando si ammalano. Questo capita spesso e in misura ben più drammatica di quanto si pensi. Nel 2018 quasi 540 mila persone in stato di povertà hanno avuto bisogno di medicine, ma non hanno potuto acquistarle. Tuttavia si sono potute curare ugualmente grazie all’aiuto degli enti assistenziali. Partecipare alla giornata di raccolta del farmaco e donare una medicina che sarà consegnata agli enti del proprio territorio è il modo più intelligente per aiutare il mondo della solidarietà e del terzo settore a fare il proprio lavoro.»

L’iniziativa è nata nel 2000 e ogni anno coinvolge migliaia di persone. Volontari della Fondazione banco farmaceutico presidiano le farmacie che aderiscono all’iniziativa, invitando i cittadini a donare uno o più farmaci per gli enti caritativi del territorio. Ogni ente è collegato a una o più farmacie della propria provincia. La giornata di raccolta riguarda i soli farmaci senza obbligo di ricetta medica e si concentra, generalmente, sulle categorie più utilizzate come antinfluenzali, antinfiammatori e antipiretici.
In 18 anni la Giornata di Raccolta del Farmaco ha raccolto oltre 4.700.000 farmaci, per un controvalore commerciale di circa 28 milioni di euro.

La giornata di raccolta del farmaco 2019 si svolgerà anche nella Repubblica di San Marino e ha ottenuto l’alto patrocinio degli eccellentissimi Capitani reggenti e il patrocinio del Congresso di Stato e dell’Istituto per la sicurezza sociale. In provincia di Cuneo l’iniziativa coinvolge 69 farmacie dislocate in una trentina di comuni.

Chiediamo a Marco Alessio, braidese, responsabile per la Granda del Banco farmaceutico, perché è importante partecipare e donare?

«I poveri spendono per la salute un quinto degli altri, ma spendono più soldi in farmaci perché fanno meno prevenzione. Nel 2018, a causa di spese più urgenti (perché non rinviabili), le famiglie povere destinano alla salute solo il 2,54% della propria spesa totale, contro il 4,49% delle famiglie non povere. In particolare, possono spendere solo 117 euro l’anno (con un aggravio di 11 euro in più rispetto all’anno precedente), mentre il resto delle persone può spendere 703 euro l’anno per curarsi (+8 euro rispetto al 2017). Senza contare che possono spendere solo 2,35 euro al mese per il dentista. In tal senso, è particolarmente sintomatica le spesa delle persone povere per i servizi odontoiatrici: 2,35 euro mensili, contro 24,83 euro del resto della popolazione. Non è un caso che la cattiva condizione del cavo orale sia diventato un indicatore dello stato di povertà.»

Ma il Servizio sanitario nazionale non copre il bisogno di farmaci?

«Il nostro Servizio sanitario nazionale  copre buona parte delle spese mediche. Tuttavia, la quota di spesa per assistenza farmaceutica non sostenuta dal SSN e a carico totale delle famiglie sfiora il record storico, passando nel al 40,6% rispetto al 37,3% dell’anno precedente. Inoltre, chi è povero e malato per sopravvivere ha bisogno di antinfluenzali, analgesici, integratori e tante altre medicine che il Ssn non passa. Chi è povero, spesso, non può permettersi nemmeno di pagare il ticket. Non ha il medico di base. Oppure, a causa di barriere linguistiche e culturali non accede neanche ai servizi minimi garantiti. Può contare esclusivamente sugli enti caritativi.»

Quali sono le altre iniziative del Banco farmaceutico a sostegno dei poveri?

«Le donazioni aziendali. Gran parte delle richieste che gli enti assistenziali ci rivolgono riguardano farmaci con obbligo di prescrizione medica. Per far fronte a questa domanda collaboriamo con una trentina di aziende farmaceutiche. Nel 2018 abbiamo raccolto circa 640mila confezioni di farmaci, per un controvalore economico superiore a 7 milioni di euro.

Il recupero dei farmaci validi. All’interno delle farmacie che aderiscono all’iniziativa sono posizionati appositi contenitori di raccolta facilmente identificabili in cui ognuno, assistito dal farmacista, può donare i medicinali di cui non ha più bisogno. Dall’inaugurazione dell’iniziativa (2013) ad oggi sono state raccolte 525.665 confezioni di farmaci, per un controvalore economico pari a 7.443.118 euro. Nel 2018 sono state raccolte 139.422 confezioni di farmaci, per un controvalore economico pari a 2.184.881 euro.

L’Osservatorio donazione farmaci. Nel 2013 Banco farmaceutico ha istituto l’Osservatorio sulla Povertà Sanitaria, un gruppo di studio composto da accademici, statistici e sociologi. La produzione scientifica dell’Osservatorio rappresenta, in Italia, la principale fonte di conoscenza permanente sui temi della povertà sanitaria. Oltre ad analizzare il fenomeno, pubblicare studi su riviste internazionali e organizzare convegni, l’Osservatorio realizza ogni anno il Rapporto sulla povertà sanitaria. Si tratta del documento più esaustivo in materia. L’ultima edizione è stata presentata il 13 novembre 2018 presso la sede dell’Agenzia italiana del farmaco.

Doline. È un app realizzata in collaborazione con la Fondazione Tim. Consente di rispondere in maniera immediata alle esigenze dei bisognosi, donando farmaci da tablet o smartphone. Si può scaricare dal sito doline.it, da iTunes, Google Play o Windows Store».

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