All’Asta del Barolo, il re si vende per solidarietà

All’Asta del Barolo, il re si vende per solidarietà

EDIZIONE 17 Il castello di Barolo ospiterà, domenica 12 maggio alle 11, l’Asta del Barolo. Oltre 51 lotti (composti da un numero variabile da una a sei bottiglie) dal valore di partenza compreso tra i cento e i 1.500 euro saranno aggiudicati al rialzo da Giancarlo Montaldo, esperto del settore e collaboratore di Gazzetta. Il ricavato, come da consuetudine, sarà devoluto in beneficenza: quest’anno è stata scelta l’associazione senza scopo di lucro 1 Caffè dell’attore Luca Argentero, impegnata a sostenere progetti destinati ad alleviare il disagio sociale.

Spiega Montaldo: «Presenteremo annate storiche, a partire dagli anni Quaranta fino agli anni 2000. Le bottiglie interpretano l’immagine che il Barolo ha assunto nei vari momenti nel corso della storia, sia per quanto riguarda il suo valore economico che “estetico”. Importante anche il collegamento con clienti di altri continenti, che in diretta telefonica tenteranno di aggiudicarsi le migliori bottiglie». Aggiunge Gianni Gagliardo, produttore vitivinicolo e ideatore dell’asta: «Gli uomini e le donne delle Langhe della mia generazione avevano un sogno, forse più di uno; di sicuro c’è sempre stata una voglia di riscatto, un desiderio immenso di rendere grande e far apprezzare questo territorio. Tutti insieme ce l’abbiamo fatta. L’Asta del Barolo è l’evento clou che sintetizza questo successo del più nobile e noto vino di questa terra».  Gagliardo conclude: «Nel 1998 l’asta era rappresentata da un’aggregazione spontanea di produttori e aveva luogo nei locali privati della nostra cantina. In seguito comprendemmo che il Barolo è di tutti, che ognuno doveva partecipare e avere la possibilità di portare il proprio contributo».

Tra le principali bottiglie di pregio messe in vendita compaiono un Monfortino Riserva del 1961 di Giacomo Conterno, due bottiglie di Barolo Bartolo Mascarello del 1964 e 1967, un Giacomo Borgogno riserva del 1947, un Fontanafredda del 1959.  Per informazioni è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica astadelbarolo @gmail.com.

m.v.

Banner Gazzetta d'Alba