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No al semaforo contro lo smog per le famiglie a basso reddito

AMBIENTE «Favorisca patente, libretto e certificato Isee». Non è una burla. Durante il prossimo inverno, la richiesta potrà essere avanzata dalle Forze dell’ordine ai conducenti dei veicoli vecchi e inquinanti che verranno sorpresi a circolare quando lo smog supera i livelli di guardia. La Regione ha stabilito una deroga per le persone con un indicatore economico Isee del nucleo familiare inferiore ai 14mila euro.

A inizio agosto infatti la Giunta regionale guidata da Alberto Cirio ha approvato lo schema d’ordinanza che i sindaci delle città interessate dovranno emettere per l’applicazione delle misure di limitazione delle emissioni inquinanti. I provvedimenti, già in vigore nei due inverni passati, prevedono blocchi al traffico e limitazioni all’utilizzo degli impianti di riscaldamento quando la concentrazione degli inquinanti si fa pericolosa.

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«La qualità dell’aria in Piemonte è tendenzialmente migliorata rispetto agli ultimi anni, per questo abbiamo introdotto nuove deroghe per andare incontro alle categorie più deboli», ha detto l’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati. «Ci impegniamo nei prossimi mesi a incentivare il cambio dei mezzi pubblici e privati».

I blocchi al traffico potranno tornare dal 1° ottobre a Torino e nei Comuni con popolazione superiore a 20mila abitanti, dove i valori limite di Pm10 e del biossido di azoto NO2 siano stati superati per almeno tre anni nell’arco degli ultimi cinque. Si tratta di 34 Comuni piemontesi, compresi Alba e Bra, che dovranno seguire il semaforo dell’Arpa, incaricata di misurare le concentrazioni degli inquinanti. Rispetto agli anni passati, però, c’è una novità che fa ben sperare, in ottica futura, per Alba e Bra. Nell’agglomerato di Torino dieci Comuni (Alpignano, Trofarello, Santena, Carignano, La Loggia, Druento, Pino Torinese, Cambiano, Candiolo e Pecetto) con una popolazione complessiva di circa novantamila abitanti, da quest’anno, sono esclusi dalle limitazioni. Per questi paesi le rilevazioni dell’Agenzia regionale per l’ambiente hanno infatti registrato un miglioramento della qualità dell’aria.

Anche ad Alba e Bra l’aria è meno inquinata rispetto al passato recente. Il rapporto primaverile dell’Arpa dichiara che da quando, nel 2002, è iniziato il monitoraggio nelle nostre città, il 2018 è stato il primo anno in cui il valore delle Pm10 è rimasto nei limiti. Un ulteriore miglioramento vorrebbe dire uscire dalle zone soggette ai blocchi già nel 2020-21 per Alba e dall’anno successivo per Bra.

La delibera per il 2019 stabilisce misure sempre in vigore, oltre a restrizioni crescenti quando scattano i livelli di allerta arancione e rosso (proprio come le luci del semaforo). Fra le novità, detto della deroga per i redditi bassi, non saranno soggetti al blocco i mezzi funzionali ai trasporti specifici e speciali. È stato confermato inoltre l’esonero per i veicoli condotti da persone con oltre 70 anni di età, che non hanno altri mezzi, mentre è stata prorogata per la stagione 2019-20 la deroga per gli autoveicoli degli ambulanti che accedono o escono da mercati, fiere e manifestazioni autorizzate.

L’assessore Marnati: presto fondi per nuovi mezzi e veicoli

“La Regione vuole tutelare le categorie deboli, che spesso pagano il prezzo più alto. A settembre lavorerò per avviare iniziative efficaci per tutelare l’ambiente a 360 gradi». L’assessore regionale all’ambiente Matteo Marnati replica così a Legambiente, che contesta il nuovo provvedimento. Prosegue: «Colpire
solo un settore, quello automobilistico, è una visione miope che non porta da nessuna parte.

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La Regione sta per mettere a disposizione fondi per aiutare privati e pure imprenditori a modernizzare le proprie strumentazioni, compresi i veicoli, riducendo lo smog. Intendo privilegiare gli interventi di chiara rigenerazione urbana energetica, capaci di rilanciare l’edilizia».

Dopo 4 giorni “inquinati” scatta l’allerta arancione

Sono otto le pagine che raccolgono le misure di limitazione delle emissioni inquinanti che entreranno in vigore dal 1° ottobre in 34 Comuni del Piemonte tra cui Alba, Bra, Asti e Carmagnola.

Alcune, in vigore già nel 2018, vietano la circolazione nella parte di centro abitato delimitata dalle Ztl ambientali di tutti i veicoli Euro zero e dei veicoli diesel Euro 1. Inoltre, dalle 8.30 alle 18.30 nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì, non possono circolare nelle Ztl ambientali i diesel Euro 2. Dal 1° ottobre al 31 marzo a questi si aggiungono, nelle ore diurne, i diesel Euro 3. Per i ciclomotori, le Ztl sono vietate per tutto l’inverno agli Euro zero, mentre il divieto di sostare con il motore acceso è sempre applicato a tutti i veicoli. Per quanto riguarda i riscaldamenti, i cittadini sono obbligati a usare pellet certificato in classe A1.

Quando i livelli di smog salgono le limitazioni si inaspriscono. Dopo 4 giorni consecutivi di superamento del livello delle Pm10 scatta l’allerta arancione che prevede, in aggiunta a quelli indicati, il divieto di circolare nelle Ztl ambientali dalle 8.30 alle 18.30 dei diesel Euro 4 adibiti al trasporto di persone, mentre i veicoli per il trasporto merci Euro 1, 2 e 3 sono soggetti al blocco il sabato e nei giorni festivi dalle 8.30 alle 12.30.

Nelle abitazioni la temperatura deve scendere a 19 gradi e non possono essere usati gli impianti a biomassa legnosa non in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle. Con il semaforo arancione è anche in vigore il divieto assoluto di fuochi all’aperto (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio) e lo spandimento dei liquami. Se l’inquinamento persiste, dopo dieci giorni consecutivi di superamento del limite delle Pm10, scatta l’allerta rossa, che blocca la circolazione dei veicoli commerciali Euro 1, 2 e 3 diesel, dalle 8.30 alle 18.30 il sabato e nei giorni festivi, e degli Euro 4 diesel, dalle 8.30 alle 12.30 di tutti i giorni, mentre potranno essere usati solo gli impianti di riscaldamento domestici a biomassa della classe 4 stelle.

Sono numerose le esenzioni dal blocco a partire dai veicoli delle Forze armate, degli organi di Polizia e dei servizi di soccorso, dei medici e degli operatori sanitari e dei servizi di pubblica utilità, così come gli autobus pubblici dotati di speciali dispositivi di abbattimento del particolato.

Ammalati e disabili potranno circolare anche con veicoli inquinanti mostrando, in caso di controllo, una certificazione apposita, mentre le squadre sportive che si recano alle partite dovranno avere una dichiarazione del presidente del sodalizio che indichi data e ora della gara.

Sono previsti anche alcuni casi particolari, che vanno dalla possibilità di circolare garantita ai mezzi storici che partecipano a manifestazioni a chi si reca al lavoro in luoghi non serviti dai mezzi pubblici. Inoltre, possono sempre circolare le auto con tre o più persone a bordo e i mezzi dei turisti che si dirigono in albergo, oltre ai mezzi che vanno in officina per la revisione, la demolizione o la trasformazione a Gpl o metano.

Giulio Segino

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