Ultime notizie

Sciopero alla Prestel Avio: da oltre due mesi dipendenti senza stipendi

Sciopero alla Prestel Avio: da oltre due mesi dipendenti senza stipendi

LA MORRA  Una crisi latente che dura dal 2015 e che ora sembra accendersi, portando alla luce un problema di stipendi arretrati da pagare. Venerdì scorso, alla Prestel Avio, i lavoratori hanno organizzato uno sciopero di otto ore, in accordo con il sindacato Fiom-Cgil e un’altra giornata di agitazioni è stata annunciata per domani venerdì 6 settembre.

Allo sciopero ha aderito il 90% dei dipendenti, a testimonianza di come si cerchi una soluzione per rendere l’atmosfera che si vive in azienda meno tesa, come riassume Domenico Calabrese, esponente della segreteria provinciale di Fiom-Cgil: «I lavoratori stanno vivendo una situazione di precarietà iniziata già nel 2015, anno in cui l’azienda specializzata nel settore aerospaziale ha iniziato ad avere problemi per alcuni cambiamenti interni. In questi anni abbiamo chiesto un piano industriale preciso e la tutela delle posizioni lavorative, senza ottenere risposte chiare. Se entro questa sera (martedì) l’azienda non darà una risposta per il pagamento immediato o per un piano di pagamento degli stipendi, andremo avanti con le iniziative a favore dei lavoratori».

Prosegue Calabrese: «La mossa dello sciopero di venerdì scorso è stata dettata dalle difficoltà che i dipendenti, tutti tra i 30 e i 45 anni, anche con famiglie a carico, stanno riscontrando per il mancato pagamento di più di due mensilità. Chiediamo un tavolo di confronto serio, in cui l’azienda Prestel Avio sia collaborativa per trovare la soluzione al problema degli stipendi e sul futuro prossimo dei lavoratori». In merito, la richiesta dei sindacati è chiara, come afferma Calabrese: «Nell’ultimo incontro svoltosi a Confindustria a Cuneo, abbiamo chiesto alla direzione dell’azienda un piano di ammortizzatori sociali. Ci è stato risposto che sono in corso trattative per possibili accordi di partnership, oppure acquisizioni, ma non basta, perché non ci sono garanzie per i dipendenti. Questo sciopero potrebbe essere solo il primo passo di una strada costellata di altre iniziative in difesa dei 40 lavoratori. Se l’immobilismo continuerà a persistere siamo anche pronti a chiedere l’intervento delle istituzioni locali».

Livio Oggero

Banner Gazzetta d'Alba