Alba e Asti unite anche dal Giro d’Italia

Alba e Asti unite anche dal Giro d'Italia

CICLISMO Giovedì scorso il Giro d’Italia 2020 è stato presentato negli studi Rai di via Mecenate, a Milano. Proprio dalla città meneghina si è avuta l’ufficializzazione (anticipata nelle scorse settimane da Gazzetta, ndr) della partenza da Alba della penultima tappa, in programma sabato 30 maggio con arrivo a Sestriere. «Una frazione di alta montagna che ci inorgoglisce. Faremo il massimo per vivere un’intensa giornata di sport», ha commentato il primo cittadino albese Carlo Bo. Il percorso di 200 chilometri che comprende il colle dell’Agnello, l’Izoard e il Monginevro, sarà decisivo per la classifica generale come fu la Granda tre anni fa, quando Nibali costruì il suo successo finale proprio in occasione dell’arrivo a Sant’Anna di Vinadio.

Le partenze precedenti ospitate da Alba risalgono al 1968, 1998, 2001 e l’ultima, nel 2011, fortemente condizionata dall’improvvisa scomparsa dell’imprenditore Pietro Ferrero. La corsa ebbe un’accoglienza molto sobria con una città ancora con il lutto al braccio. C’è entusiasmo e soddisfazione anche per la città di Asti, scelta per l’arrivo della tappa più lunga (251 chilometri), con partenza da Morbegno (Sondrio) venerdì 29 maggio. L’ultimo precedente ad Asti risale al 2003.

La due giorni ciclistica sarà l’occasione per suggellare ancora la collaborazione avviata tra Alba e Asti, città oggi unite da un’unica Atl sotto il comune denominatore del paesaggio Unesco. «La tappa regalerà senz’altro delle emozioni e sarà una grande vetrina turistica per l’intero territorio», sottolinea il manager cuneese di Rcs Sport, Sergio Trossarello.

Purtroppo, la tappa albese del prossimo Giro d’Italia non vedrà tra i protagonisti i due professionisti della nostra zona Diego Rosa (Arkea-Samsic) e Matteo Sobrero (Dimension Data). La formazione francese in cui gareggerà Diego Rosa parteciperà al Tour de France e non al Giro, gara per la quale avrebbe bisogno della wild card da parte degli organizzatori, mentre la sudafricana Dimension Data sarà al via della corsa rosa, ma difficilmente schiererà il neoprofessionista Sobrero.

«È un Giro sulla carta più semplice a livello altimetrico rispetto al passato, ma con molte tappe che superano i 200 chilometri, anche in montagna», spiega Diego Rosa. Il corridore di Corneliano aggiunge: «La frazione con arrivo ad Asti sarà l’ultima grande occasione per i velocisti e, di conseguenza, per conquistare la maglia ciclamino, mentre da Alba partirà la tappa regina con un percorso incredibile. Il colle dell’Agnello è stata per anni la mia salita test, mi piace un sacco e si presta molto bene ad attacchi da lontano. Essendo alla fine del Giro, tutti raschieranno il fondo del barile per trovare le ultime energie, giocando a carte scoperte. Sarà davvero una tappa storica. Mi spiace non poter essere al via».

Sensazioni simili anche da parte di Matteo Sobrero, che da gennaio passerà tra i professionisti, nella prima squadra della società con la quale ha gareggiato nelle ultime due stagioni da Under 23. «Sono molto contento che il Giro d’Italia torni da queste parti», afferma il giovane corridore di Montelupo Albese, che però non si fa illusioni sulla sua partecipazione. «A essere realisti, credo sia molto difficile che io partecipi al Giro al primo anno da professionista. In ogni caso, se non gareggerò, sarò sulle strade a tifare per il Giro e per i miei colleghi e spero che in futuro la corsa torni da queste parti e di poterci essere».

Alessio Bottigliero

Corrado Olocco

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