Alba. Assessore Ferrero all’opera: «Ci sono 9 milioni di euro da incassare»

ALBA 9 milioni e 134mila euro: a tanto ammontano i crediti del Comune di Alba al 30 settembre 2019. Una cifra che potrebbe essere recuperata, a cui guarda con grande attenzione l’assessore al bilancio Bruno Ferrero. «Sto lavorando con gli uffici per capire quanto possa rientrare in cassa», spiega il delegato di Carlo Bo, che aggiunge: «In molti casi si tratta di crediti – tasse, imposte, multe ecc. –che risalgono a molti anni addietro. Non puntiamo a punire o vessare; sarebbe più facile far finta di nulla per non risultare antipatici, ma le imposte vanno pagate ed è giusto che il Comune si dia da fare per recuperare il possibile».

La legge prevede che per i crediti di dubbia e difficile esazione debba essere stanziata un’apposita posta contabile a bilancio: si tratta quindi di somme che l’Amministrazione possiede, ma che non può spendere. L’assessore è quindi chiamato a far entrare in cassa la parte recuperabile dei crediti, ma dovrà anche eliminare quelli che non possono più essere recuperati (perché in prescrizione o perché le somme sono dovute da persone defunte o società fallite), sbloccando in questo modo i fondi accantonati. Ferrero snocciola le cifre: «Il totale delle imposte non pagate ammonta a 3.779.947 euro; 1 milione e 588mila euro sono relativi alla tassa sui rifiuti, 1 milione e 945mila euro derivano da Imu, ex Ici e Tasi, 247mila euro da altri tributi come le pubbliche affissioni». L’assessore ha le idee chiare: «Valuteremo caso per caso, ma se una persona non ha pagato l’Imu negli ultimi anni significa che possiede almeno una seconda casa: sulla prima abitazione infatti non si paga e chi possiede due proprietà dovrebbe essere in grado di far fronte all’esborso. Il medesimo discorso vale per la Tari, per cui esistono sgravi per le fasce di popolazione a reddito basso, mentre chi non ne gode deve sentire l’esborso come un dovere».

Alba. Assessore Ferrero all’opera: «Ci sono 9 milioni di euro da incassare»
Anche Alba prova a recuperare ingenti somme non pagate dai cittadini: sono 2,8 i milioni in ballo solo per le infrazioni al codice della strada.

Un altro capitolo è quello relativo all’utilizzo degli impianti sportivi, che genera un credito per il Comune di un milione e 444mila euro. Ferrero: «Siamo pronti a metterci a un tavolo con le società, anche per rateizzare su più anni, ma non vogliamo continuare a chiudere gli occhi: non è giusto nei confronti di chi paga regolarmente. In caso non si arrivasse a un accordo, toglieremo l’uso degli impianti comunali o non erogheremo il contributo previsto per ogni società albese».

Un altro capitolo dolente è legato alle sanzioni non pagate: vale in tutto circa 3 milioni di euro, di cui 2,8 per infrazioni al codice della strada. Anche in questo caso piazza Duomo vuole intercettare almeno una parte delle somme non riscosse, grazie anche al cambiamento dell’ente riscossore. L’intenzione sarebbe di affidarsi all’ex Equitalia, che offre un servizio efficiente, disponendo di un archivio nazionale. Completano il quadro dei crediti i 567mila euro da riscuotere da parte della ripartizione socioeducativa, in primis mensa e asilo nido, i 178mila da quella culturale e i 220mila da urbanistica, servizi generali e staff.

«Mi impegnerò nei prossimi mesi a valutare con gli uffici i crediti ripartizione per ripartizione, recuperando o depennando su fondi importanti, che potranno essere recuperati e reinvestiti per il bene dei cittadini», conclude l’assessore Bruno Ferrero, deciso a “ripulire” la lunga lista dei crediti del Comune di Alba.

Marcello Pasquero

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