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Un killer che miete seimila vittime all’anno

Un killer che miete seimila vittime all'anno

NEL PAESE In Italia c’è ancora un killer a piede libero che miete vittime. È l’amianto, la fibra killer messa al bando 27 anni fa con la legge 257 del 1992, ma ancora diffusa negli edifici del nostro Paese. Secondo il dossier Liberi dall’amianto? di Legambiente (dati 2018 relativi a 15 regioni) sul territorio nazionale ci sono circa 370mila strutture contenenti amianto tra cui: 214mila edifici privati, 50mila pubblici, 20mila siti industriali e 65mila coperture in cemento-amianto. Volendo tradurre in superficie lineare abbiamo quasi 58milioni di metri quadrati di coperture. Le procedure di bonifica e rimozione dall’amianto nel nostro Paese sono in forte ritardo: dei 264mila edifici pubblici e privati con strutture in eternit, solo 7mila sono stati bonificati. Gli impianti di smaltimento sul territorio nazionale sono insufficienti: ci sono solo 18 siti ubicati in 8 regioni; il Piemonte ne ha 4.

Secondo gli ultimi dati Ispra, nel 2015 sono state prodotte 372mila tonnellate di rifiuti contenenti amianto; di queste, 227mila sono state smaltite negli impianti italiani, mentre 145mila tonnellate sono state esportate nelle miniere dismesse della Germania. Il numero esiguo di discariche incide sui costi di smaltimento, sui tempi di rimozione e sulla pratica dell’abbandono incontrollato dei rifiuti.

Anche a livello sanitario il quadro che emerge è preoccupante: secondo l’Osservatorio nazionale amianto (Ona) sono circa 6mila le persone che muoiono ogni anno di amianto in Italia e migliaia (secondo i dati Inail oltre 21mila i casi tra il 1993 e il 2012) sono gli italiani che si ammalano di tumore polmonare e altre patologie a carico del sistema respiratorio. A livello regionale i territori più colpiti sono Lombardia, Piemonte e Liguria.

Legambiente ribadisce l’urgenza e la necessità di agire attraverso una concreta azione di risanamento e bonifica del territorio, proponendo tre azioni: completare al più presto il censimento e la mappatura dei siti contenenti amianto; implementare le attività d’informazione sui pericoli per la salute derivanti dall’esposizione all’amianto e quelle di formazione per il personale tecnico (Asl, Arpa, medici del lavoro); ripristinare specifici incentivi per la sostituzione dei tetti con amianto con coperture solari.

Il killer da cui difendersi è più vicino di quanto si pensi, sta in agguato nei nostri edifici: sui tetti, nelle canne fumarie, nei pannelli isolanti. Il 28 aprile si celebra la Giornata mondiale delle vittime dell’amianto: catturiamo e isoliamo il nemico, non si può più morire d’amianto.

c.w.

INCHIESTA: LA PROBLEMATICA DELL’AMIANTO

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