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Altavilla: come ripartire tutti dalla parola di Dio

Per la prima domenica della Parola la Casa diocesana di Altavilla ha ospitato la celebrazione liturgica con intronizzazione della Parola e introduzione di monsignor Marco Brunetti. Battista Galvagno, responsabile dell’Apostolato biblico, ha tenuto una relazione sul tema “Convocati dalla parola: riscoprire la Dei verbum”. Ecco alcune immagini della giornata.

DOMENICA DELLA PAROLA Papa Francesco, con la lettera apostolica Aperuit illis ha indetto per il 26 gennaio la prima domenica della Parola. L’evento ha avuto una lunga gestazione. A conclusione del Giubileo della misericordia Francesco aveva chiesto che si pensasse a «una domenica dedicata interamente alla parola di Dio, per comprendere l’inesauribile ricchezza che proviene da quel dialogo costante di Dio con il suo popolo» (Misericordia et misera, 7).

Dedicare in modo particolare una domenica dell’Anno liturgico alla parola di Dio consente, anzitutto, di far rivivere alla Chiesa il gesto del Risorto che apre anche per noi il tesoro della sua Parola perché possiamo esserne annunciatori. «È diventata ormai una prassi comune», scrive il Papa, «vivere dei momenti in cui la comunità cristiana si concentra sul grande valore che la parola di Dio occupa nella sua esistenza quotidiana. Esiste nelle diverse Chiese locali una ricchezza di iniziative che rende sempre più accessibile la Sacra Scrittura ai credenti, così da farli sentire grati di un dono tanto grande, impegnati a viverlo nel quotidiano e responsabili di testimoniarlo con coerenza».

 

Purtroppo, anche nella nostra diocesi, tante iniziative belle e arricchenti rimangono nascoste. Un concreto obiettivo della domenica della Parola è far emergere questi “tesori sommersi”. A questo fine, il nostro vescovo, in collaborazione con l’Ufficio liturgico, l’Ufficio catechistico e l’Apostolato biblico, ha proposto di vivere insieme l’evento con una celebrazione ad Altavilla, nel pomeriggio, in modo da non interferire con le celebrazioni domenicali delle comunità. Non dimentichiamo che la vera “festa della Parola” è la celebrazione della Messa.

Lo scopo è di incontrare e di far incontrre quanti, in diocesi, fanno della lettura- meditazione biblica un elemento importante della propria spiritualità. Sono invitati i catechisti, gli animatori e tutte quelle persone interessate a un percorso di lettura biblica: l’incontro-confronto con chi ha già fatto un tratto di strada può essere utile e interessante.

Secondo obiettivo della giornata è la riscoperta della novità del concilio Vaticano II, in particolare della Dei verbum. Si tratta – ci suggerisce il Papa – di «pagine, che sempre meritano di essere meditate e vissute, emerge in maniera chiara la natura della Sacra Scrittura, il suo essere tramandata di generazione in generazione (cap. II), la sua ispirazione divina (cap. III) che abbraccia Antico e Nuovo Testamento (capp. IV e V) e la sua importanza per la vita della Chiesa (cap. VI)». Chi ha qualche anno in più ricorda l’entusiasmo che ha segnato gli anni del post-concilio, i tanti gruppi di lettura biblica sorti. Poi, lentamente, l’entusiasmo è calato. Forse ci sono stati degli errori. L’incontro di domenica 26 gennaio potrebbe essere anche l’occasione per una riflessione seria su questo, per ripartire.

Battista Galvagno

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