Sta facendo molto discutere nei palazzi della Regione Piemonte la proposta di legge a prima firma di Alberto Preioni, capogruppo della Lega a Palazzo Lascaris, che mira ad accrescere i compensi dei componenti della Giunta regionale guidata da Alberto Cirio, nel 2012 ridotti di un terzo sulla parte relativa al rimborso spese (tra i 1.200 e i 1.700 euro a seconda del mese) a coloro i quali utilizzavano l’auto blu con autista.
In sostanza, da otto anni a questa parte i componenti della Giunta che utilizzano l’auto blu vedono ridursi lo stipendio. Un meccanismo che può avere una sua logica, salvo i casi, effettivamente piuttosto paradossali, di alcuni consiglieri regionali, specie i capigruppo o i presidenti di commissione, che non avendo diritto all’autista guadagnano pressoché la stessa cifra, o addirittura di più in alcuni casi, rispetto al presidente o agli assessori.
Se la proposta dovesse diventare legge il rimborso tornerebbe a essere integrale pur nel caso di utilizzo di auto blu con autista. Le risorse per incrementare gli stipendi di presidente e assessori regionali, secondo la proposta di Preioni, verrebbero ricavate dalla riduzione del 10 per cento dei budget a disposizione per gli staff (segreterie e portaborse).
L’opposizione, con Partito democratico e Movimento 5 stelle in testa, si dice pronta alle barricate pur di fermare la riforma.
Il consigliere regionale del Pd, già sindaco di Alba, Maurizio Marello ha scritto sulla propria pagina Facebook istituzionale: «Il capogruppo della Lega in regione per ora ha proposto due leggi. Una per portare soldi alla sua provincia, il Verbano Cusio Ossola ( 17 milioni di euro sottratti alle altre province piemontesi). Una seconda per aumentare gli stipendi del presidente e degli assessori regionali di mille euro al mese. Non male per chi vuole cambiare la politica. In realtà è una presa in giro. È la casta che si difende e cerca di sopravvivere davanti alle ondate di cambiamento che vogliono una politica seria è chiara. Normale, onesta, senza particolari rumori. Ma reagiremo nei giusti modi, anche duri. Senza sconti. Di fronte agli operai, ai giovani precari, ai cassaintegrati, diciamo che dobbiamo cambiare e lo faremo senza paura. Dalla parte degli ultimi. Anche perché solo loro ci potranno salvare».
Queste le dichiarazioni rilasciate a Gazzetta d’Alba dal consigliere regionale del Movimento 5 stelle Ivano Martinetti: «Assurdo in questo momento di generale difficoltà economica una proposta di legge come questa. Ci opporremo in ogni modo nelle sedi appropriate, cercando anche di ragionare complessivamente su quello che è il trattamento economico di tutto il Consiglio regionale».