Droga, l’operazione One million tocca anche Torino con arresti e sequestri

TORINO Sono dieci le persone, tutte residenti nel capoluogo regionale, arrestate in esecuzione alle ordinanze di custodia spiccate dal Gip della Procura torinese in relazione a imputazioni che vanno dal concorso in traffico internazionale di stupefacenti alla detenzione per fini di spaccio. Sono questi i numeri della costola torinese dell’operazione nazionale di contrasto al traffico di droga denominata“One million”, che ha visto la partecipazione di 100 militari in forza al comando provinciale dei Carabinieri. Le operazioni sono scattate all’alba di stamane, mercoledì 4 marzo, e sono a tutt’ora in corso; a carico di uno dei fermati c’è  anche l’accusa di sfruttamento della prostituzione.

Droga, l’operazione One million tocca anche Torino con arresti e sequestri
La droga sequestrata dai Carabinieri di Torino

Stupefacenti per un valore di 8 milioni di euro, notevolissimi i quantitativi di droga intercettati: i primi dati parlano di 4 tonnellate di marijuana, 36 chili di cocaina e 62 di hashish. Sequestri su tutto il territorio nazionale (anche nel capoluogo regionale) che hanno comportato l’arresto di 15 corrieri e operazioni transfrontaliere per i militari dell’Arma. L’attività investigativa ha consentito di delineare le rotte dello spaccio che conducevano in Italia la droga.

«Torino si conferma un importante crocevia del traffico internazionale di sostanze stupefacenti» ha dichiarato il colonnello Francesco Rizzo, comandate provinciale dei Carabinieri. «L’operazione odierna ha infatti documentato come la cocaina giungesse nel capoluogo direttamente dal Sudamerica attraverso la rotta olandese». Marijuana e hashsih seguivano la “rotta” balcanica raggiungendo l’Italia dall’Albania per mezzo di corrieri marittimi che sbarcavano clandestinamente la droga sulla costa adriatica, in special modo nella zona di Ravenna e in Molise. Non si esclude che gli stupefacenti, arrivati nel capoluogo regionale, venissero poi smistati verso le province piemontesi.

Davide Gallesio

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