Chiamati a “uscire” dal Cenacolo con il Risorto

Chiamati a “uscire” dal Cenacolo con il Risorto

PENSIERO PER DOMENICA – PASQUA DI RISURREZIONE – 12 APRILE

La Pasqua di quest’anno è simile a quella dei discepoli di Gesù, “chiusi nel Cenacolo”. Viviamo giorni all’insegna della paura: non solo del virus o delle multe, ma addirittura del vicino di casa o di fila davanti al supermercato! Sullo sfondo, la paura del domani. In questo clima di “Pasqua in tono minore”, risuona forte, come il rintocco delle campane, il messaggio delle Scritture.

Dio è ancora il Dio della vita. Dopo i “giorni del pianto”, secondo l’efficace espressione di papa Francesco, in cui forse abbiamo fatto nostre le parole di Gesù sulla croce: «Dio mio, perché mi hai abbandonato?», oggi, per bocca di Pietro, risuona l’annuncio della vita: «Dio lo ha risuscitato il terzo giorno, volle che apparisse a testimoni prescelti… ci ha ordinato di annunciare al popolo» (At 10,37-43). Sarà una Pasqua impegnativa, per chi ha avuto il dono della fede e l’ha coltivato negli anni: testimoniare che Dio è il “Signore della vita”, perché ha fatto risorgere Gesù, il Vivente oggi.

Il modello è Maria di Magdala. I racconti della risurrezione sono diversi, ma concordano su un particolare: le prime a uscire dal Cenacolo verso il sepolcro sono state le donne. Giovanni (20,1-9) cita Maria di Magdala, che uscì «quando era ancora buio» e, alla vista della pietra rivoltata, temendo un furto del cadavere, «corse e andò da Simon Pietro ». Anche oggi, Dio può togliere la pietra dell’angoscia che paralizza il nostro cuore e può trasformarci in testimoni della risurrezione. Non ci viene chiesto di spiegare come questo sia avvenuto – neanche i Vangeli lo fanno! – ma di annunciare che Dio sconfigge la morte. Di qui possiamo ripartire per recuperare fiducia. Ha vinto e vincerà la vita!

Credere nella risurrezione rivoluziona il nostro modo di vedere le cose. «Se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù», scrive Paolo ai Colossesi (3,1-4). Credere che Gesù è risorto significa rialzare lo sguardo, reagire alla morte con gesti di amore e di vita, soprattutto verso i più poveri. Significa guardare diversamente il mondo e la storia, ridefinendo le priorità. Abbiamo visto che possiamo stare senza campioni dello sport, senza vacanze di massa, ma non senza il panettiere, il contadino, le commesse dei supermercati, senza medici e infermieri… Abbiamo sperimentato che, più dei soldi, conta avere un senso della vita, conta avere vicino qualcuno con cui intessere relazioni positive. Ci stiamo rendendo conto di quanto sia importante la fede, intesa come fiducia di fondo nella vita. Riscoprire un senso della vita è il grande dono della Pasqua.

Lidia e Battista Galvagno

Appuntamenti

Chiamati a “uscire” dal Cenacolo con il Risorto
Risurrezione di Gesù, lettera ornata da Graduale camaldolese per il giorno di Pasqua, secolo XV.

Oggi alle 11.15 don Renato Gallo parroco di San Giovanni ad Alba celebrerà la Messa di Pasqua che sarà trasmessa in diretta streaming sul canale Youtube della Parrocchia.

Alle 18 il vescovo di Alba, Marco Brunetti, celebrerà nel santuario della Moretta con i padri Giuseppini e la Messa sarà visibile in diretta in televisione, su Telecupole (canale 15 del digitale terrestre, 824 di Sky e 422 di Tivùsat) e sarà anche visibile:

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