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Cirio: «Mettere la burocrazia in quarantena altrimenti sarà tragedia economica»

Coronavirus in Piemonte, 53 persone positive. Il presidente Cirio: "Non dobbiamo abbassare la guardia"

TORINO «Abbiamo messo in quarantena le persone, ma dobbiamo mettere in quaranta la burocrazie» e «dobbiamo avere un anno a burocrazia zero». Lo ha detto il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, intervenendo in televisione sul canale 7 gold. «Se non abbiamo burocrazia zero è inutile avere pochi o tanti soldi, ma abbiamo bisogno di darli subito alle famiglie, alle imprese», ha aggiunto.  «Se facciamo misure economiche per cui forse daremo qualche soldo a settembre allora avremo unito alla tragedia sanitaria del Coronavirus anche quella economica».

«Il 23 febbraio, a 24 ore dal primo caso di Codogno, ho firmato un’ordinanza insieme al ministero della salute che vietava l’ingresso in tutte le Rsa a tutti i parenti degli ospiti. In quella data ordinato sanificazione e prescritto serie di comportamenti per operatori sanitari» quindi «dal primo giorno attenzione su questo tema è stata altissima»: ha aggiunto Cirio. Sul numero dei tamponi nelle Rsa «dovremmo essere a metà di tutti gli ospiti» perché in presenza di casi, abbiamo chiesto di eseguire tamponi a tutta la struttura e «abbiamo creato due task force mobili con infermieri che intervengono nelle Rsa in pronto intervento.

Sul tema delle risorse per la riapertura e la fase 2 Cirio ha detto: «Incalziamo il Governo centrale. Quando leggiamo le risorse che intende mettere in campo la Germania e poi leggiamo quelle in Italia dobbiamo stare molto attenti perché non riusciremo a vedere neanche da lontano il loro sviluppo».

Ansa

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