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Turismo smart e sostenibile, il Piemonte riparte così

In attesa riguadagnare estero si guarda a visitatori prossimità

Turismo smart e sostenibile, il Piemonte riparte così

TURISMO Il turismo, fiore all’occhiello del Piemonte, ha subito un duro colpo dall’epidemia, ma la macchina per ripartire è già in moto.

Si punterà sull’offerta di vacanze green in luoghi incontaminati e contraddistinti da grandi spazi, sui percorsi storico-spirituali per coppie e piccoli gruppi come la Via Francigena, la Via Alta dei Walser o le valli valdesi, sull’enogastronomia con nuove modalità di fruizione che prevedano la consegna a domicilio e pacchetti individuali.

“La portata globale del Covid19, il fatto che nessun Paese ne sia indenne, l’incertezza sulla sua evoluzione rendono questa crisi molto più traumatica a livello individuale e difficile da gestire a livello collettivo. Servirà capacità di innovare, bisognerà essere creativi e lavorare tutti insieme”, spiega all’ANSA Luisa Piazza, direttore generale di VisitPiemonte, la società in house della Regione Piemonte e di Unioncamere per la valorizzazione turistica e agroalimentare della regione. “C’è stata una rottura profonda – osserva – nel nostro rapporto con gli altri, nel tempo e nello spazio. Per le future strategie turistiche dovremo tenere conto di cinque S: Smart, Sicurezza, Sobrietà, Solidarietà e Sostenibilità. E’ più importante il digitale, si riscoprono valori come quello della dimensione locale, c’è più solidarietà e maggiore sensibilità ecologica. Nuove sensibilità che dovremo tradurre in azioni concrete”.

Il focus per un po’ di tempo non sarà sul turismo internazionale, ma “si guarderà soprattutto a un turismo di prossimità proveniente dal Piemonte e dal Nord Ovest, mentre dalla fine del 2020 e soprattutto nel 2021 si potrà riguadagnare visibilità all’estero, con gradualità, privilegiando all’inizio i Paesi confinanti, Francia, Svizzera, Germania, Austria”, sottolinea Piazza. “Non dimentichiamo che a permettersi una vacanza quest’estate – aggiunge Piazza – saranno soprattutto persone con buona disponibilità di reddito e con livello di studio avanzato, coppie senza figli, millennials, donne”.

Il coronavirus ha modificato la comunicazione. “Per non perdere la visibilità in Italia e all’estero del Piemonte: abbiamo raccontato la nostra offerta per immagini e storie, è andata avanti sui social la campagna sul Piemonte Barocco. Abbiamo anche cercato di ascoltare il territorio e con l’assessorato Turismo Cultura e Commercio abbiamo deciso di organizzare tavoli di lavoro con le Atl piemontesi per definire priorità di interventi e progetti ad hoc”, spiega il direttore generale di VisitPiemonte.

In futuro, anche quando tutte le difficoltà saranno superate, resterà qualcosa, a partire da un utilizzo più integrato tra esperienza virtuale e reale.

 

(ANSA)

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