Cittadinanza “urgente” per fare l’infermiera

Cittadinanza “urgente” per fare l’infermiera

LA STORIA  Arrivata in Italia dall’Albania, con la famiglia, ha fatto a Bra tutta la sua carriera scolastica: dopo le medie, la frequenza all’istituto Velso Mucci del corso per servizi commerciali e poi la scuola per infermieri all’Università del Piemonte orientale. Dopo la laurea, conseguita grazie alla discussione on-line della sua tesi, avvenuta lo scorso 7 aprile, avrebbe ottenuto – il prossimo 20 maggio – la cittadinanza italiana.

Erjona Preka, dopo aver valutato che la cittadinanza le dà il diritto ad accelerare l’iscrizione all’albo professionale, chiede al sindaco Gianni Fogliato di anticipare la cerimonia di consegna di questo documento per conto della Prefettura, documento necessario per poter diventare infermiera a tutti gli effetti e andare a dare una mano negli ospedali durante questa emergenza causata dal coronavirus.

Erjona, 25 anni, racconta: «Dopo la laurea ho verificato che le pratiche per iscrivermi all’albo degli infermieri sarebbero state più rapide, se avessi avuto la cittadinanza. Abito a Bra da vent’anni e la mia richiesta di anticipare la consegna è stata accolta».

La semplice cerimonia è avvenuta nel salone dell’anagrafe del Municipio, in totale sicurezza: da una parte della barriera in plexiglass il sindaco Gianni Fogliato e una funzionaria, mentre dall’altra c’era Erjona. Che conclude: «Seppure in condizioni particolari, la cerimonia è stata davvero emozionante. Ringrazio l’Italia che mi ha dato tanto, ora voglio restituire qualcosa al Paese».

Non appena riceverà la carta d’identità, ormai chiesta in quanto cittadina italiana, Erjona completerà l’iscrizione all’albo e così potrà prendere servizio come infermiera. E conclude: «Ho già ricevuto delle offerte, che attualmente sto valutando».

A Bra la comunità albanese è numerosa e bene integrata. Al 31 dicembre 2019, circa il 13,7 per cento della popolazione braidese era di cittadinanza straniera. La nazionalità maggiormente rappresentata era proprio quella del Paese delle aquile con 1.112 persone, ma tanti altri residenti di origine albanese non compaiono più nelle statistiche, perché nel corso degli anni hanno ottenuto la cittadinanza italiana.

v.m.

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