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Dilettanti, il Piemonte ha le idee chiare: «Non ci sono le condizioni per giocare»

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CALCIO Il mondo del calcio dilettantistico piemontese aspetta lumi da Roma per conoscere ufficialmente  il proprio futuro, ma  ha deciso di rompere il silenzio con le parole  del presidente della Lega dilettanti Piemonte-Valle d’Aosta, Christian Mossino, che ha espresso in modo netto le idee del Comitato regionale: «Non ci sono le condizioni per continuare i campionati. Dobbiamo prendere atto di quello che è il momento che stiamo vivendo. La situazione è eccezionale  e alcune misure della Fase 2 non permettono di fare sport. Andare avanti a giocare non è pensabile. Proprio per questo motivo abbiamo convocato un consiglio urgente dell’Area Nord, nel quale abbiamo espresso in modo chiaro
le nostre considerazioni al presidente nazionale Sibilia, che ne ha preso atto».

La situazione del Paese è così difficile e in evoluzione che, a queste condizioni, rischia di venire meno la stessa funzione che ha lo sport. Prosegue Mossino: « Non riusciamo a oggi a far giocare nessuno, cioè
a rispettare il primo principio per cui la Lnd esiste. Il problema non è solo agonistico: è sociale ed economico. Tutti i club, fino alla Terza categoria, sono coinvolti».

Quali possono essere gli scenari in caso di sospensione dei campionati? Continua Mossino: «Le possibilità sono diverse. Ci batteremo per salvaguardare i meriti sportivi che fino a oggi sono stati conseguiti. Bisogna garantire il meccanismo delle promozioni, come avviene in altre Federazioni europee. Nel più breve tempo possibile vanno date risposte per attivare delle leve per la tutela e la salvaguardia del presente e del futuro delle società».

Daniele Vaira

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