Ultime notizie

Erica: «Arrivo a casa esausta, ma felice». I giovani volontari che fanno buone esperienze

Erica: «Arrivo a casa esausta, ma felice». I giovani volontari che fanno buone esperienze

LA STORIA Da alcune settimane Erica è al lavoro all’emporio della solidarietà: confeziona i pacchi spesa, che vengono poi consegnati a oltre 400 famiglie in difficoltà economica pure nel periodo del coronavirus. Questo avviene anche grazie all’opera della Croce rossa, delle Misericordie, di Proteggere insieme e dell’Associazione Carabinieri.

Erica è una delle decine di giovani che animano la struttura di corso Piera Cillario in questi giorni di quarantena. Racconta la ragazza: «Con mascherina e guanti entriamo nel grande magazzino: caffè, cioccolatino, due parole con gli altri volontari e poi al lavoro. Qualcuno ha già preparato dei foglietti: su ognuno il nome della famiglia, l’indirizzo, la zona, il numero di persone. Si attaccano i foglietti alle casse vuote e s’inizia a riempire. C’è una lista da seguire ma… ci vuole improvvisazione: “Allora. Sette persone: quanti chili di riso do? C’è scritto che ci sono due bambini. Don, gli omogenizzati li metto?”».

Prosegue Erica: «Oltre a me c’è Sebastiano, che doveva partire per il suo anno di servizio civile in America latina e il virus è arrivato a sconvolgergli i programmi. Non vede l’ora che le cose si sblocchino per poter riprendere i piani interrotti, ma è qui, sorridente ed entusiasta, che corre e sposta scatole, perché non ha senso sprecare il tempo dato, dovunque siamo. Io ho fatto un anno di servizio civile in Perù. Ogni tanto iniziamo a raccontarci, ma non c’è tempo, sono arrivati i volontari della Croce rossa a caricare, bisogna finire le scatole della prima zona, perché possano partire. Don Mario è goloso e le scatole che prepara lui non lesinano i dolci».

Conclude Erica: «La prima volta sono tornata a casa e mi sentivo fisicamente stanca: era una sensazione che non provavo da tempo. Mi è piaciuta. Stanca, sporca, ma con un grande sorriso, felice di aver fatto qualcosa per gli altri, ma anche di aver passato due ore e mezza con tante belle persone. Non saprò mai se le cose che ho scelto di infilare nei pacchi avranno fatto la gioia di qualcuno. Io però ho fatto del mio meglio».

r.a.

Banner Gazzetta d'Alba