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Contro il contagio assemblea con numeri ristretti per Banca d’Alba

Assemblea Banca d'Alba
L'assemblea della Banca d'Alba del 2019

ALBA Lo scorso anno furono oltre 16mila i soci di Banca D’Alba presenti in piazza Medford per l’annuale assemblea. Cifra record che non potrà essere replicata quest’anno a causa delle severe restrizioni sanitarie. La banca di credito cooperativo non rinuncia però a uno degli appuntamenti più sentiti e partecipati del suo calendario. Ne parliamo con il presidente Tino Cornaglia che definisce le modalità che renderanno possibile l’incontro, in osservanza del distanziamento sociale.

Presidente, quando è fissato l’atteso appuntamento con i soci?

Un'azione concreta da Banca d’Alba per le famiglie e le aziende danneggiate«Mercoledì 24 giugno, in mattinata. Stiamo definendo gli ultimi dettagli ma posso anticipare che si terrà nei nostri locali di via Cavour, nella sala delle mostre. Naturalmente, per aderire alle normative, la partecipazione potrà essere solo virtuale. Lo annunciamo con dispiacere perché avremmo preferito di gran lunga un dialogo non mediato dalle tecnologie».

Che significato ha l’assemblea per una banca che vanta quasi 60mila soci?

«È un evento di indubbio valore simbolico. Si tratta di un obbligo di legge che intendiamo però come un piacere. Ci offre la possibilità di un confronto, di una valutazione collettiva e di comprendere al meglio bisogni e necessità del territorio».

Come si svolgerà?

«Saranno rappresentati la presidenza, la direzione, il collegio sindacale e naturalmente i soci. Portavoce di questi ultimi sarà una figura ben nota della nostra istituzione, il notaio Maria Luisa Stuffo. Saranno resi noti tutti i dettagli relativi al bilancio 2019, spiegazioni saranno fornite in allegato con l’invio della nostra rivista».

Non potrà tenersi neanche la tradizionale festa riservata ai soci?

«Purtroppo no. Crediamo sia giusto destinare le spese che avrebbero contribuito alla sua realizzazione a progetti di natura sociale. Le risorse saranno infatti destinate alla sanità e al Consorzio socio-assistenziale. Ci tengo anche a sottolineare che prosegue la collaborazione con Asava (Associazione servizio autisti volontari di ambulanza) che con il suo mezzo dedicato raccoglie i campioni; con oltre 150 test al giorno sta contribuendo a gestire l’emergenza sanitaria».

Più che mai in questo periodo è richiesto alle banche il massimo impegno e attenzione alle necessità della comunità…

«Il concetto di comunità è parte del nostro Dna ed è alla base dello spirito cooperativistico. Giusto promuovere buone pratiche in un momento di estrema difficoltà, avendo ben presente la ricchezza, non solo materiale, prodotta dal nostro territorio in questi anni. Siamo stati la terra della Malora, eredità di cui siamo ancora consapevoli, come città e provincia, e che ci porta a guardare a quanto è stato fatto con orgoglio ma anche ottimismo per il prossimo futuro. Sono certo che si tratti di un cammino interrotto e che presto potrà essere ripreso con rinnovato entusiasmo. Ma attenzione: non crediamo di non avere nulla da imparare da questa vicenda. Il virus ci ha insegnate molte cose, si tratta ora di agire uniti, con maggiore decisione, verso alcuni traguardi. Quello della tutela ambientale e della cura della nostra terra sono in cima alla lista».

Alessio Degiorgis

 

 

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