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Nives Diotti: «Fuori il Paraguay, ma in casa il Giappone»

Nives Diotti: «Fuori il Paraguay, ma in casa il Giappone»

LA STORIA «Appena sarà possibile, non vedo l’ora di tornare in Paraguay per rivedere la mia famiglia ospitante e i miei amici». Nives Diotti ha 18 anni, vive a Cerretto Langhe, frequenta l’istituto superiore Cillario Ferrero e la scorsa estate è partita per il Paraguay grazie a Intercultura.

Avrebbe dovuto trascorrere un anno a Encarnaciòn, città turistica nel Sud del Paese, ma è dovuta rientrare dopo sette mesi a causa della pandemia. «Quando ho saputo del volo di rimpatrio, le scuole erano chiuse da una settimana ed era scattata la quarantena. Rispetto all’Italia, i casi erano ancora pochi, ma da subito sapevo che sarei dovuta rientrare per motivi di sicurezza, perché in Paraguay il sistema sanitario non è molto buono. Ero pronta, ma mi è dispiaciuto interrompere l’esperienza prima del previsto e soprattutto non salutare tutti i miei amici, a causa della quarantena», spiega Nives, che ha scelto di partire con Intercultura dopo l’esperienza vissuta dalla sorella, che a sua volta era andata in Cina.

Tra tante mete, la ragazza aveva scelto l’America Latina: «Da sempre, sono Paesi che mi attraggono per lo spirito socievole delle persone. Così, quando sono stata scelta per il Paraguay, sono stata molto felice. In più, Encarnaciòn è una città turistica, meno pericolosa rispetto a molte altre aree del Paese».

«I suoi sette mesi all’estero non hanno deluso le aspettative: «Tutto è stato incredibile, a partire dalla famiglia che mi ha ospitato, di origini giapponesi. Così, se fuori ero immersa nell’atmosfera del Sud America, in casa mi sembrava di essere in Oriente, scoprendo allo stesso tempo due culture. All’inizio non è stato facile, ma giorno dopo giorno ho trovato la mia dimensione».

Anche a scuola, Nives si è inserita al meglio: «Sono arrivata in Paraguay senza conoscere una parola di spagnolo: tutti sono stati gentilissimi, a partire dagli insegnanti. E con i compagni sono nate vere amicizie». Il 30 marzo, dopo aver fatto scalo in Brasile e in Germania, la ragazza è tornata a Cerretto Langhe: «Ho ripreso la scuola, dove non ho avuto particolari problemi. E finalmente, dopo la quarantena, ho potuto anche rivedere i miei amici. Ho trovato tutto il mio mondo come lo avevo lasciato, ma sono io a essere cambiata e cresciuta: in questi mesi, ho scoperto lati del mio carattere che non conoscevo, come lo spirito di adattamento e la pazienza, ma mi sono anche resa conto di aspetti dell’Italia che prima davo per scontati».

Francesca Pinaffo

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