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Webridge: nella Granda 100 ponti sotto controllo Web

Nella Granda sono 213 i manufatti che richiedono interventi, tra questi il ponte Caduti di Nassiriya della tangenziale di Alba, quelli sul Tanaro a Pollenzo, di Monchiero, Busca e Clavesana

Webridge: nella Granda 100 ponti sotto controllo Web

SICUREZZA La tecnologia in aiuto alle istituzioni per il monitoraggio di ponti e viadotti. La Provincia di Cuneo si avvarrà infatti di nuovi software, laser scanner, sonar e droni acquei per controllare lo stato di salute di un centinaio di ponti nella Granda, a partire da Alba, Monchiero, Pollenzo e Clavesana. Alla Provincia, ente pubblico svuotato nel corso del tempo di potere e risorse economiche, ma non di funzioni, compete la gestione di circa 3.300 chilometri di strade e di centinaia di ponti e viadotti disseminati sul territorio.

Ad accelerare le operazioni di manutenzione è stato il tragico crollo del ponte Morandi di Genova, che ha spinto il Ministero delle infrastrutture a chiedere ai presidenti di censire la situazione. Nella Granda sono ben 213 i manufatti che richiedono manutenzione, tra questi un centinaio sono definiti «prioritari», come il viadotto Soleri a Cuneo, il ponte Caduti di Nassiriya della tangenziale di Alba, il ponte sul Tanaro a Pollenzo, il ponte di Monchiero crollato otto anni fa, quello di Cardè, quello di Clavesana chiuso dopo l’alluvione 2016 e il ponte di Busca di via Laghi.

Per monitorare i manufatti ed evitare tragedie, la Provincia di Cuneo ha formato cinque dipendenti nel corso di ispettori di primo livello, a cui seguirà una formazione di secondo livello.

Per riuscire a tenere sotto osservazione le opere pubbliche, l’ente provinciale ha a disposizione uno specifico software per la gestione automatizzata delle informazioni, Webridge, relativo ai ponti stradali e finalizzato a rispettare la normativa, soddisfare la sicurezza e diminuire il degrado e i costi degli interventi futuri. Il sistema permette di ordinare i dati, gestire le ispezioni, la manutenzione e i collaudi, valutare lo stato di conservazione ed estrarre un elenco di interventi da porre in essere, a partire dalle opere più urgenti in termini di sicurezza e di manutenzione, con relativi costi.

I primi rilievi sono già partiti con strumenti di precisione: laser scanner e studi delle profondità dei fondi dell’alveo (batimetrie) svolti con tecnologia sonar a scansione laterale, con un drone acqueo. Le tecnologie permettono oggi di valutare al meglio gli interventi necessari. Con questi strumenti i tecnici della Provincia possono rilevare in ufficio lo stato delle infrastrutture, analizzandone i punti deboli a livello idraulico, così da pianificare gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Il primo esempio applicato si è avuto sul ponte sul Po tra Sanfront e Rifreddo, dove la Provincia di Cuneo, con uno studio specializzato con software AdHoc 3D solutions – www.adhoc3d.com – ha valutato gli interventi da compiere sulle campate e nei prossimi giorni partiranno le operazioni per la manutenzione.

Marcello Pasquero

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