Associazione commercianti al fianco di ristoranti, bar e strutture ricettive nell’incontro col Comune di Alba

Associazione commercianti al fianco di ristoranti, bar e strutture ricettive nell’incontro col Comune di Alba

ALBA L’Associazione commercianti albesi si pone in prima linea per dare voce a un sentimento che arriva dalla base, chiedendo interventi rapidi e concreti a favore del settore della ristorazione e del turismo al fine di contrastare la situazione di estrema difficoltà che si è venuta a generare, dapprima con la condizione psicologica negativa legata all’impennata dei contagi, poi con le restrizioni degli orari imposti dal Dpcm del 24 ottobre.

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Per manifestare questa richiesta, il presidente dell’Aca Giuliano Viglione, il direttore Fabrizio Pace, il responsabile marketing del territorio Marco Scuderi, il presidente del Consorzio turistico Langhe Monferrato Roero Ferruccio Ribezzo, con i rappresentanti dei ristoratori Marisa Gallina, dei pubblici esercizi Mariuccia Assola, delle pizzerie Felice Imperato e il consigliere comunale Mario Fugaro, hanno incontrato il sindaco Carlo Bo presso il Comune di Alba mercoledì 28 ottobre.

Gli intervenuti hanno evidenziato le profonde difficoltà che le aziende del settore stanno attraversando, dopo aver investito ingenti risorse in sanificazioni, dispositivi di protezione per lavoratori e clienti, misure di sicurezza e riduzione dei coperti.

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Sacrifici che rischiano di essere vanificati da una soluzione che penalizza pesantemente attività che continuano a operare in estrema sicurezza, con il risultato inevitabile di indurre alcune realtà a un possibile ridimensionamento e la perdita di migliaia di posti di lavoro.

«La condizione in cui operano le attività del nostro territorio si discosta profondamente dagli assembramenti che possono venirsi a creare in altre zone d’Italia, penso ai Navigli a Milano e ai Murazzi a Torino», ha dichiarato il presidente dell’Aca Giuliano Viglione. Gli interventi economici prospettati non possono certo compensare il danno economico, all’intero comparto turistico ma anche a tutto l’indotto commerciale, che le chiusure disposte dagli ultimi interventi normativi hanno imposto».

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