Fiab e Legambiente dicono no alla soppressione definitiva delle linee ferroviarie

Alba-Asti ultimo appello: le strade sono al collasso
La galleria Ghersi lungo la ferrovia Alba-Neive. Una frana impedisce il passaggio dei treni

TRASPORTI Anche i ciclisti sono contrari alle piste ciclabili al posto delle linee ferroviarie.  «Rimaniamo sconcertati di fronte alla miopia e all’insistenza in scelte sbagliate e penalizzanti da parte dell’Amministrazione regionale», scrivono in una nota Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) e Legambiente spiegando che le due associazioni sono assolutamente favorevoli alle piste ciclabili, ma ritengono che queste debbano inserirsi in una strategia integrata dei trasporti pubblici in grado di fronteggiare la crisi climatica e le condizioni inaccettabili di inquinamento dell’aria e di traffico sulle strade. In questa strategia il treno ha un posto importante e non sostituibile. Le piste a lunga percorrenza hanno un ruolo turistico, importante nella valorizzazione del territorio, ma non possono incidere sulla quotidianità dei trasporti pendolari.

«È chiaro a tutti che le piste ciclabili al posto delle ferrovie sospese non possono essere un’alternativa nelle tratte casa-lavoro o casa-scuola – dichiara Giorgio Prino, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta – ed è scorretto indirizzare gli spostamenti verso la mobilità privata. La scelta fatta dalla Regione Piemonte ha un impatto decisamente forte dal punto di vista delle emissioni inquinanti e climalteranti, senza contare il forte contributo alla congestione della circolazione ed al conseguente aumento di rischio di incidenti stradali».

«La soppressione delle linee ferroviarie, a giudicare dalle dichiarazione della Regione Piemonte, ha ragioni prettamente economiche», ribadisce Giorgio Ceccarelli coordinatore Fiab Nord Ovest. «È evidente come sia necessario un piano di gestione virtuoso, ma quando il sistema funziona ed è accessibile, i cittadini ne fanno uso. È sufficiente pensare come nel 2010 (anno della sospensione del servizio) 2mila persone ogni giorno utilizzassero la tratta Asti-Alba. Spostare definitivamente su gomma il trasporto pubblico locale è una scelta sbagliata e penalizzante. La bicicletta è e rimane un elemento chiave nella ricetta di una mobilità sostenibile, ma non può sostituire il trasporto ferroviario».

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