TORINO Nel maggio 2018, durante un colpo messo a segno in una ditta di Bussoleno, la banda aveva asportato bobine e altro materiale in rame per un valore di 400 mila euro. É finita all’alba di stamane, dopo più di due anni di razzie ai danni di aziende sparse in diverse regioni italiane, l’epopea criminale del gruppo, in tutto diciotto persone di etnia rom, accusato dal Gruppo criminalità organizzata e comune della Procura dei reati di rapina, fruto aggravato e ricettazione. L’attività d’indagine, svolta del Nucleo Investigativo del capoluogo, ha permesso di attribuire ai malviventi qualcosa come 44 furti, dieci rapine e 5 truffe. Divisi in “batterie”, composte da persone diverse, razziavano, prevalentemente di notte, le aziende scelte come bersaglio, dopo aver sfondato i cancelli e portoni con veicoli-ariete. Nella lista degli obiettivi anche ignari autotrasportatori, minacciati con un teaser e derubati della merce, mentre si trovavano in sosta. I fatti contestati agli arrestati, tutti residenti nell’hinterland torinese, risalgono al periodo compreso fra la metà del 2018 e la fine del 2019.
Davide Gallesio
