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Un primo passo verso la rinascita del ponte di Monchiero

Un primo passo verso la rinascita del ponte di Monchiero
Nell’ottobre 2019, c’era stato un sopralluogo degli amministratori di Regione e Provincia.

MONCHIERO Ci sono novità in arrivo per la ricostruzione del ponte di Monchiero. Attualmente la struttura è in fase di progettazione, a opera dello studio tecnico Simete di Torino.  Il viadotto sul Tanaro crollò dieci anni fa, nel giugno del 2010. Era stato chiuso pochi mesi prima, quando un sopralluogo aveva riscontrato dei cedimenti ai pilastri. Le macerie furono rimosse e si passò a realizzare un progetto di ricostruzione, ma la Provincia non disponeva dei fondi necessari e tutto finì nel dimenticatoio, nonostante gli appelli fatti dal Comune di Monchiero, con l’Amministrazione dell’allora sindaco Giovanni Bottino.

Poi è arrivata la svolta, dovuta in parte anche alla risonanza mediatica a seguito del crollo del ponte Morandi di Genova. L’Anas è stata stralciata dai fondi ministeriali per le criticità sulle strade, che passano ora alle Province. A ottobre del 2019 c’è stato un sopralluogo a Monchiero del presidente della Regione Alberto Cirio e a dicembre è arrivata la buona notizia: al Cuneese sono stati destinati 45 milioni di euro, quattro dei quali per il ponte sul Tanaro. Il progetto c’era, ma andava ripensato, perché ormai obsoleto. Il nuovo piano di lavoro, in fase di realizzazione da parte dello studio torinese, è il primo passo verso il rifacimento. «Ho piena fiducia nell’operato della Provincia», ha dichiarato il sindaco Riccardo Ghigo, che dal suo predecessore Giovanni Bottino ha ereditato la battaglia per la ricostruzione.

Elisa Pira

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