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Ceresole: l’Inproma vuole realizzare un nuovo impianto di combustione

Ceresole: l’Inproma vuole realizzare un nuovo impianto di combustione

CERESOLE Inproma verso un ulteriore ampliamento? È in fase di progettazione un nuovo impianto di combustione per lo stabilimento di strada Cantarelli. Nei giorni scorsi è stata depositata, presso gli uffici provinciali, la documentazione relativa agli aspetti ambientali dell’intervento (autorizzazione integrata ambientale e autorizzazione per interventi in zone sottoposte a vincolo paesaggistico-ambientale) oltre al permesso di costruire. Come ci ha spiegato l’ingegner Gianfranco Briga, responsabile tecnico della ditta, il nuovo sistema di combustione, alimentato a farine animali, costituirà un’alternativa rispetto all’attuale impianto, che sfrutta invece come combustibile il grasso. Questa nuova appendice utilizzerà lo stesso generatore di vapore a recupero già in uso, e convoglierà i fumi nel medesimo camino. Al momento, dunque, si parla di autorizzazione. Saranno poi necessari 120 giorni per la programmazione della Conferenza dei servizi (che si terrà nel corso del 2021), come prossimo passo nell’iter che potrebbe portare alla realizzazione di questo nuovo impianto.

Critica nei confronti del progetto è Margherita Demichelis. Oltre agli aspetti ambientali, la capogruppo della lista consiliare di minoranza Insieme per migliorare, da molti anni impegnata su questo fronte, si dice perplessa su alcuni dati presenti nella documentazione depositata dall’azienda, come ad esempio la percentuale di aumento del traffico che questo nuovo impianto comporterebbe, definita del 30 per cento circa, ovvero una quantità che, a suo dire, rappresenta meno della metà dell’incremento reale. Altri dubbi, secondo Demichelis, riguardano la provenienza della materia prima, dato che l’ampliamento porterebbe a un aumento delle tonnellate di scarti trattati.

Non si sbilancia invece l’Amministrazione comunale. Il sindaco Franco Olocco non vuole per adesso rilasciare dichiarazioni, preferendo attendere un secondo momento per rendere pubblica la propria posizione in merito. Finora, l’unico provvedimento adottato dal Comune è stato quello di avvalersi del supporto di un tecnico, che fornirà consulenze per i prossimi diciotto mesi.

Dennis Bellonio

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