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Gemellaggio tra Bra e Betlemme: le prime iniziative

Gemellaggio tra Bra e Betlemme: le prime iniziative

BRA Lunedì 23 novembre durante il Consiglio comunale è stato approvato all’unanimità il gemellaggio tra Bra e Betlemme, frutto di un lavoro tra le due città che dura da qualche mese.  La prima iniziativa a cui è stata invitata Bra sarà sabato 5 dicembre alle 17, giorno in cui a Betlemme si accende l’albero di Natale. Alla cerimonia partecipano i delegati delle 101 città (compresa Bra) gemellate con Betlemme, ma quest’anno l’avvenimento sarà in videoconferenza e si sta pensando come renderlo visibile a tutti i braidesi con una diretta sulla pagina Facebook del Comune.

Si è anche costituito un gruppo di lavoro che abbraccia diversi interessi ed è formato da: Claudio Saffirio e Adriano Isoardi (volontariato per lo sviluppo internazionale), Veronica Devalle (enogastronomia), Anna Messa (viaggi e pellegrinaggi), Marina Isu (consigliera con delega alla Scuola di pace) e Luigi Bisceglia (volontario internazionale e insegnante all’Università di Betlemme e Gerusalemme).

Giovedì 26 la prima riunione del gruppo del gemellaggio coordinato dal delegato del sindaco per i rapporti con le città gemellate Lino Ferrero è stata incentrata sul collegamento video con Carmen Ghattas, direttrice dei progetti internazionali del Comune di Betlemme. Il sindaco Gianni Fogliato ha sottolineato che il voto sul gemellaggio «ha avuto l’unanimità dei voti, cosa molto rara».

Gemellaggio tra Bra e Betlemme: le prime iniziative

Ghattas ha rimarcato gli obiettivi dell’accordo di amicizia: «Un gemellaggio che non sia una relazione sulla carta, ma attiva, non solo istituzionale. L’anno prossimo Betlemme sarà capitale della cultura araba e noi vorremmo che Bra fosse parte attiva in questo contesto culturale per scoprire la cultura delle due città. Vogliamo collaborare con la vostra Università di Pollenzo e vogliamo davvero una relazione vera con gli abitanti di Bra». Le parole di Carmen Ghattas sono state sottoscritte in toto dal sindaco Fogliato, dal delegato Ferrero e dalla consigliera Isu che ha proposto «un coordinamento tra le Città della fraternità, di cui Bra e Betlemme, con Assisi, Firenze, Grottaferrata e altre fanno parte questo per dare più forza all’azione di questo scambio».

Tra le iniziative c’è allo studio anche la cerimonia di firma, per ora in videoconferenza tra le due città, in attesa di un viaggio a Betlemme e a Bra da parte degli amministratori delle due città. Ma, nella migliore delle ipotesi, questo potrà avvenire non prima della fine dell’estate e inizio del prossimo autunno. In attesa di questo si lavora per i contenuti. Non mancheranno le iniziative rivolte al progetto Cremisan, quello della cantina e iniziative legate al volontariato internazionale. Si pensa già a qualche iniziativa da far partire presto tra le Università di Pollenzo e quella di Betlemme.

Lino Ferrero

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