Per l’enoteca regionale di Barbaresco è l’ora del rinnovamento

Per l’enoteca regionale di Barbaresco è l’ora del rinnovamento

BARBARESCO L’enoteca regionale del Barbaresco, che ha sede nell’ex confraternita di San Donato, è oggetto di un’importante opera di ristrutturazione, che cambierà totalmente l’immagine dei locali dove, sin dal 1986, viene promosso il mondo del Barbaresco.  «Si tratta di un progetto di riqualificazione da 625mila euro, presentato nel bando per la valorizzazione dei siti inseriti nelle liste del patrimonio Unesco, che ha ottenuto un finanziamento di 400mila euro da parte della Regione. Gli interventi edilizi sono stati appaltati e i lavori, già iniziati, termineranno entro sei mesi. Prossimamente si provvederà all’appalto della parte relativa agli arredi», commentano il sindaco di Barbaresco Mario Zoppi e il vice Alberto Bianco.

Il piano di lavoro prevede un totale rinnovamento dei locali, con l’obiettivo di razionalizzare le varie funzioni dell’edificio, migliorandone la fruizione da parte dei turisti e l’aspetto commerciale. La disposizione degli interni verrà rivoluzionata, a cominciare dall’entrata, dove sarà collocata una bussola di accesso, al di sopra della quale sarà creato un soppalco da usare come saletta riunioni. La stanza per le degustazioni verrà posizionata nella parte centrale dell’edificio, dove ci sarà un desk ovale con dieci postazioni. Annesso alla sala, verrà realizzato uno spazio adibito alla preparazione delle degustazioni, dietro cui saranno ricavate altre postazioni. Nei due locali laterali, infine, verranno predisposti i servizi e il magazzino.

L’intervento comporterà l’eliminazione degli attuali dislivelli interni e verso l’esterno al fine di abbattere le barriere architettoniche. Il progetto prevede anche il rinnovo degli arredi e la dotazione di strumenti multimediali per proiezioni e laboratori legati alle attività didattiche e alle degustazioni.

L’enoteca è stata momentaneamente trasferita in un locale al piano terra del palazzo comunale. «Per adesso non è possibile accogliere i visitatori, tuttavia continua la spedizione dei vini in tutto il mondo», spiega l’addetta dell’enoteca Marisa Fogliati.

Silvana Fenocchio

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