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Domani entra in vigore il trattato mondiale contro le armi nucleari

ATOMICA Il 22 gennaio 2021 è un giorno di festa per tutti coloro che si impegnano per la pace.  A 90 giorni dalla 50ª ratifica sottoscritta dall’Honduras, entrerà in vigore il Trattato internazionale per la proibizione delle armi nucleari Tpnw discusso e votato all’Onu nel luglio del 2017. Una norma internazionale che diventerà cogente per i 51 Paesi che attualmente l’hanno sottoscritta e che è stata fortemente voluta dalla società civile internazionale riunita nella International campaign to abolish nuclear weapons (insignita per questi sforzi del premio Nobel per la pace 2017).

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Per tutta la giornata le associazioni che hanno lavorato per questo importante traguardo organizzano in varie parti d’Italia momenti di riflessione e di festa.  Ci saranno vari collegamenti in diretta con i territori in cui sono presenti testate nucleari statunitensi, nelle basi di Aviano e Ghedi. Verrà inoltre dato spazio anche a testimonianze provenienti dalla zona di produzione dei cacciabombardieri F-35, previsti con “capacità nucleare” anche per i alcuni velivoli che saranno in dotazione all’Aeronautica militare italiana.

Il primo paese a firmare il trattato è stato la Santa Sede, papa Francesco il 24 novembre del 2019 durante il suo viaggio apostolico in Thailandia e Giappone aveva rimarcato: «Con convinzione desidero ribadire che l’uso dell’energia atomica per fini di guerra è, oggi più che mai, un crimine non solo contro l’uomo e la sua dignità ma anche contro ogni possibilità di futuro nella nostra casa comune. Come possiamo parlare di pace se costruiamo formidabili e nuove armi da guerra?».

Il trattato non può ancora eliminare definitivamente la corsa alle armi atomiche, ma come ha sostenuto Lisa Clark (vicepresidente Beati i costruttori di pace) ai microfoni di Radio vaticana, «il 22 gennaio è una data importante da festeggiare per i risultati fin qui ottenuti e per l’impegno a proseguire sulla stessa strada. Perché fino a quando non riusciremo a far aderire a questo trattato anche le potenze nucleari non avremo raggiunto l’obiettivo di un mondo libero dalle armi nucleari». Su questo argomento venerdì mattina tra le 8 e le 8.15 durante il programma Beltempo di spera su Tv2000 interverranno anche i piemontesi don Renato Sacco, coordinatore di Pax Christi e parroco di Cesara e Arola (Verbania) e don Flavio Luciano responsabile della pastorale regionale lavoro e sociale e parroco a Fossano. «È stato un lavoro lungo quello del trattato – ricorda Sacco – il Papa ha ripetuto infinitamente che non solo l’uso ma il possesso delle armi è immorale. Con il trattato le armi diventano non solo immorali ma anche illegali. E questo è un motivo di festa».

Chiara Genisio, Agd notizie

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