LEQUIO TANARO Una chiusura temporanea in attesa degli adeguamenti strutturali richiesti: l’hanno disposta, fra Natale e Capodanno, i Carabinieri dei Nas di Alessandria per la casa di riposo Don Comino di via Cigliutti, proprietà del gruppo Sereni orizzonti. «Le carenze contestate sono di natura igienico sanitaria», spiega il maggiore Danilo D’Angelo, da poche settimane alla guida dei Carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità (Nas) di Alessandria, e aggiunge «abbiamo preferito procedere con una chiusura provvisoria in attesa della sanificazione della struttura».
Preoccupazione esprime il vicesindaco Giuseppe Trossarello per la vicenda: «Sapevamo che l’Azienda sanitaria aveva effettuato un’ispezione e segnalato alcune criticità: evidentemente non sono state risolte se si è arrivati alla chiusura della struttura e al trasferimento degli ospiti».
Sedici quelli presenti nella casa di riposo al momento del blitz dei militari: tredici sono risultati positivi al Covid-19 e trasferiti in una residenza apposita, i tre rimanenti sono stati ricollocati a Dogliani, in un’altra struttura gestita dal gruppo.
Voluta a metà degli anni ’90 dal sindaco Bartolomeo Gallo per gli anziani del paese, all’interno dell’edificio non ci sono più lequiesi. «Gli ultimi due sono stati trasferiti dalle famiglie», prosegue Trossarello che promette battaglia, «anche se la struttura non è comunale vigileremo perché è assurdo che un luogo deputato alla cura degli anziani sia chiuso per le ragioni igieniche».
Di diverso avviso la dirigenza dell’azienda che, attraverso l’ufficio stampa fa sapere come «non siano emerse irregolarità o disservizi per gli ospiti. Gli adeguamenti richiesti riguardano una vasca con incrostazioni di calcare e alcuni campanelli fuori uso ai letti dei degenti: tutti lavori che verranno eseguiti nel più breve tempo possibile».
Davide Gallesio
