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Le persone vaccinate contro il Covid oggi in Piemonte sono 4.408. Il totale diventa 22.203 (54,3% delle dosi disponibili della prima fornitura)

Domani una giornata speciale dedicata alle vaccinazioni dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, per la regione Piemonte vaccinazione da estendere a tutti i professionisti sanitari, anche a quelli che operano privatamente

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VACCINO ANTI-COVID Domani, 6 gennaio, nelle Asl del Piemonte, a partire dall’Asl Città di Torino, la più grande della regione, si svolgerà una sessione speciale di vaccinazioni dedicata ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta. Un momento simbolico dedicato nello specifico a donne e uomini che, fin dall’inizio della pandemia, sono stati in prima linea nell’emergenza Covid.

Intanto, procede regolarmente la vaccinazione del personale sanitario (in totale sono 195.000 le persone interessate nella prima fase, 120 mila personale delle Aziende Sanitarie ed il restante dipendenti ed ospiti delle Rsa): oggi sono state vaccinate altre 4.408 persone. In totale, sono state somministrate in Piemonte 22.203 dosi, pari al 54,3% delle 40.885 della prima fornitura. Lo comunica l’Unità di crisi della Regione (il dato è delle ore 17:31).

Nel frattempo, l’azienda produttrice ha recapitato oggi sul territorio piemontese parte della seconda fornitura, ovvero 20.000 dosi. Le restanti 20.000, per ragioni logistiche di Pfizer, saranno consegnate giovedì 7 gennaio.

«È un grosso passo avanti per i medici di medicina generale e per i pediatri di libera scelta ed un segnale davvero importante per i loro assistiti. La vaccinazione è fondamentale per vincere la battaglia contro il Covid e l’adesione da parte del personale sanitario e nello specifico dei medici e dei pediatri, che sono a contatto quotidiano e diretto con la popolazione, rappresenta un significativo atto di responsabilità e di attenzione che merita di essere evidenziato» dichiara Antonio Rinaudo, Commissario dell’Area Giuridico-Amministrativa dell’Unità di Crisi.

«L’arrivo dei vaccini apre una stagione nuova e favorevole nella lotta contro questa devastante pandemia. Mettere da subito in sicurezza tutto il personale sanitario è un imperativo. I Medici di Medicina Generale (MMG) sono da sempre il primo contatto dei cittadini per i problemi di salute. Garantire studi medici Covid-free è doveroso. Vaccinarsi ci permetterà di continuare a svolgere il nostro ruolo con maggior sicurezza per tutti» sottolineano Roberto Venesia (Fimmg), Antonio Barillà (Smi) e Mauro Grosso Ciponte (Snami), rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei medici di famiglia.

«Siamo soddisfatti di questa iniziativa, volta a tutelare una categoria che ha un ruolo di estrema importanza nel sistema sanitario come i medici di famiglia. Contiamo che al più presto si sblocchi la possibilità di vaccinarsi anche per gli odontoiatri e i medici liberi professionisti, per la cui attuazione stiamo lavorando in questi giorni insieme alla Regione» sottolinea Guido Giustetto, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri di Torino, anche a nome degli altri Presidenti degli Ordini provinciali del Piemonte.

Proprio oggi il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi, hanno scritto ai presidenti degli Ordini professionali (Medici e Odontoiatri, Farmacisti, Veterinari, Biologi, Chimici e Fisici, Psicologi, Professione Ostetrica (FNOPO), Professione Infermieristica (FNOPI), Tecnici sanitari di radiologia medica, Professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione) per estendere la vaccinazione anche ai professionisti che operano privatamente. Gli Ordini raccoglieranno le adesioni e le trasmetteranno alla Regione che, dopo aver individuato il percorso, programmerà gli accessi.

«Riteniamo sia fondamentale estendere la vaccinazione anche ai professionisti che operano privatamente, oltre al personale che lavora alle dipendenze del servzio sanitario regionale: più la vaccinazione è diffusa, maggiori sono i risultati che otterremo in termini di protezione della popolazione» dichiara l’assessore alla Sanità, Luigi Genesio Icardi.

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