Montagna e sci: il Piemonte fissa 20 milioni di ristori

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TORINO Il Consiglio regionale del Piemonte ha dato il via libera a oltre 20 milioni di ristori destinati al comparto neve e al turismo montano. Il provvedimento, messo a punto dalla Giunta Cirio attingendo a risorse del decreto ristori nazionali, è condiviso in modo bipartisan da tutte le forze politiche. «Abbiamo approvato questa deliberazione urgente – ha ricordato nell’Aula virtuale di palazzo Lascaris l’assessore al turismo e commercio, Vittoria Poggio – a fine dicembre. Dovevamo infatti rispettare la scadenza del 30 dicembre 2020, pena il ritorno della somma allo Stato. Abbiamo però scelto la strada della ratifica del Consiglio, al fine di garantire la massima certezza sulla regolarità della procedura e di segnare la volontà politica di condividere il provvedimento con i consiglieri». La delibera non identifica puntualmente i beneficiari delle risorse, ma individua una cornice di codici Ateco generali, che saranno approfonditi in Commissione per stabilire l’ammontare dei bonus spettanti a ciascuna categoria, in considerazione anche di quelli che saranno i ristori concessi dal Governo al comparto. Sarà quindi ancora possibile aggiungere altre categorie, purché attinenti ai settori interessati. Le risorse saranno affidate a Finpiemonte, che erogherà le somme a fondo perduto.

Nel corso della discussione sono stati respinti due emendamenti presentati dal capogruppo di Liberi uguali verdi Marco Grimaldi, che puntavano entrambi a includere le edicole, «già escluse dal Bonus Piemonte», fra gli aventi diritto al ristoro. Le edicole infatti, rimarca Grimaldi, «sono rimaste aperte durante i lockdown per richiesta dello Stato, sebbene in giro ci fosse solo il 10% delle persone: anche lo loro perdite, che sono molto ingenti, dovrebbero essere riconosciute».

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