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Se mi guardi ti ascolto: una vela monumentale

Se mi guardi ti ascolto: una vela monumentale

ALBA Parte da Alba un’iniziativa promossa dall’Ens (Ente nazionale sordi) per realizzare un’opera dedicata alla comunità di chi non sente, alla sua cultura, alla sua identità e alla sua lingua. Si tratta di una scultura monumentale denominata Se mi guardi ti ascolto, alta circa 6 metri, per sensibilizzare sulla sordità e le barriere della comunicazione.

L’idea sviluppata dall’artista Daniele Cazzato prevede la creazione di un’opera che diventi un luogo di incontro e aggregazione, che porti il pubblico a riflettere e a provare a cambiare prospettiva sulla disabilità, da mancanza a semplice condizione di vita, e sulla diversità, una fonte preziosa di arricchimento reciproco.

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Il bozzetto del monumento

«Questo è il nostro sogno. Il luogo c’è già, una meravigliosa area verde messa a disposizione dal Comune di Alba. Manca solo l’aiuto di chi condivide il nostro progetto e, soprattutto, la nostra idea di futuro», spiegano i promotori. L’area messa a disposizione dal comune di Alba è al centro del parco Böblingen, che nelle passate settimane ha ricevuto diversi ammodernamenti, con la costruzione di un campo da basket e di uno in sabbia per la pratica del beach volley. A ideare l’intero progetto è stata la rappresentanza intercomunale dell’Ens di Alba che ha indicato in Cazzato l’artista cui commissionare l’opera.

Se mi guardi ti ascolto nasce da un primo contatto dell’artista con la cultura dei sordi, da cui sono emerse da un lato la difficoltà nel dialogo e dall’altro la fisicità nella comunicazione. Il progetto prevede che la statua venga realizzata in alluminio, con un’altezza di sei metri e in grado di richiamare una sorta di imbarcazione che idealmente porterà i suoi visitatori a solcare i mari della comunicazione, esaltando la bellezza dei rapporti umani.

Daniele Cazzato ha pensato a un’opera d’arte da vivere, da sperimentare due persone alla volta, in cui risiederà un forte senso sociale: i due fruitori si troveranno inizialmente separati dalla vela centrale; poco dopo una fessura taglierà la vela permettendo un primo contatto visivo. Questa “finestra” riprodurrà la posizione delle mani assunta nella lingua dei segni per dire: Se mi guardi, ti ascolto, che sarà anche il titolo della scultura.

Proseguendo sotto la vela centrale si aprirà un foro e dalle vele laterali emergeranno due poltrone su cui i visitatori potranno sedersi, guardarsi, comunicare e, avvicinandosi al foro, avere un contatto fisico. L’obiettivo sarà far capire all’opinione pubblica le tematiche connesse alla sordità e alle barriere della comunicazione. Per raccogliere i fondi necessari a portare a compimento il progetto è stato attivato un crowdfunding allo scopo di raggiungere la somma complessiva di 184.800 euro attraverso il sito Web
semiguarditiascolto.ens.it.

Marcello Pasquero

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